“Nessun abuso, nessuna irregolarità, nessun volo di Stato o della Polizia per fare comizi ma sempre per impegni istituzionali. Sfido chiunque a dimostrare il contrario”. E’ la risposta, a muso duro, del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dopo avere appreso che la procura del Lazio della Corte dei Conti ha aperto a suo carico un fascicolo ‘esplorativo’, per accertare se abbia viaggiato su aerei ed elicotteri della Polizia al di fuori dei fini strettamente istituzionali.
In pratica, ‘l’esplorazione’ è finalizzata a scoprire se Salvini utilizza mezzi dello Stato per farsi i comodi propri, vale a dire partecipare ai comizi a spese nostre.
E il leader della Lega mostra fastidio e stanchezza di fronte a questa costanza di ‘attenzioni’ di magistratura ordinaria e non: “Sono indagato dappertutto su tutto – sbotta il leghista – per sequestro di persona, per razzismo. Penso che il lavoro che sto facendo per gli italiani lo stiano apprezzando. E penso di essere uno dei ministri che costano meno, nella storia del ministero dell’Interno”.
Ma quanto guadagna Salvini?
Percepisce uno stipendio da parlamentare che ammonta a circa 14500 Euro al mese, cui vanno sommate tutte le altre voci di rimborsi spese connesse all’esercizio della carica parlamentare. Da parlamentare europeo, come da dichiarazione dei redditi del 2018, Salvini risulta avere guadagnato un importo lordo annuo di 102mila 572,16 euro. Risulta anche abbia un fabbricato di proprietà a Milano ed essere azionista Enel, Acera e Aza, in Italia, mentre in Lussemburgo ha quote in Bg Selection. Ha 4200 euro al mese di rimborso spese per i viaggi. Non percepisce compenso relativo all’assunzione delle cariche di vicepresidente, così come peraltro stabilito dalla legge in merito stabilita dal governo Letta.
Non è dato sapere se è remunerato come segretario di partito. Di certo La Lega ha stretto la cinghia, causa bilanci fortemente traballanti.
In ogni caso, se è uno dei ministri che costano meno nella storia del ministero dell’Interno, c’è da chiedersi quanto siano costati gli altri agli italiani.