Nel 2012, due studenti su tre compreranno testi, scolastici o universitari, usati. Questo il quadro che emerge da una nuova indagine condotta, nella prima
settimana di settembre, dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche ”Antonella Di Benedetto” di KRLS Network of Business Ethics per ”Contribuenti.it Magazine”
dell’Associazione Contribuenti Italiani.

La ricerca sul comportamento degli studenti per l’acquisto dei libri e dizionari scolastici usati indica che si e’ passati dal 49% dello scorso anno al 63% di quest’anno.

In Italia, Napoli, Aosta, Pescara, Rimini, Roma, Firenze, Udine, Verona, Prato e Campobasso
sono le citta’ dove e’ piu’ conveniente acquistare i libri usati, con sconti mediamente del 50%, mentre Milano, Imperia, Torino, Genova, Bologna, Terni,
Rieti, Salerno, Potenza e Caserta sono tra le citta’ dove il risparmio non supera il 30%. Anche quest’anno i migliori affari, pero’, si fanno sul web dove
e’ possibile acquistare testi usati, e non sottolineati, con sconti che vanno dal 70% all’ 80%. Un aumento considerevole dell’14%. Il 42% del campione lo fa per ristrettezze economiche, il 20% per combattere il caro vita ed il 6% perche’ costano meno delle fotocopie.

”Di fronte alla crisi economica, all’aumento delle tasse scolastiche ed alla riduzione delle borse di studio –
spiega Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – anche gli studenti italiani reagiscono stingendo la
cinghia”. ”Bisogna solo stare attenti a scegliere libri di testo in buono stato e a farsi rilasciare lo scontrino fiscale per una eventuale sostituzione.
– conclude Carlomagno – Piu’ volte e’ capitato di accorgersi solo a casa che i ibri acquistati sono illeggibili perche’ sottolineati o troppo evidenziati”.(asca)

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