Lei arriva, elegante nel suo tubino nero, borsa, nera, a tracolla, scarpe, nere, con tacco alto. Capelli neri. Una dark Lady, insomma. Ma, ecco spuntare qualcosa di rosso, gli slip, che non s’intravedono dalle trasparenze dell’abito, ma si vedono in pieno, perché lei se li sfila con sapienti movimenti e, proprio lì, in quella parte non più coperta dall’indumento intimo, infila un kazoo, uno strumento musicale a soffio, esotico. Poi, è tutto un movimento. Si inarca, allarga le braccia, le agita nell’aria come stesse planando, si contrae (corpo e viso) si allunga. Tutto questo è necessario per dare ‘fiato al kazoo’ e intonare così l’inno nazionale del suo paese, l’America. Poi, come fosse in stereofonia, anche dalla parte posteriore del suo corpo (dove, evidentemente anticipando l’uscita sul palco aveva introdotto un altro strumento a fiato) arriva musica.

Va in scena così, a Tu si que vales, il talent di Canale 5, il concerto per vagina e ano rappresentato da una concorrente. Tra l’iniziale stupore dei giudici e del pubblico, cui sono seguiti dapprima stentati risolini, poi sganascianti risate.

Insomma, l’Italia del trash ha toccato il fondo, sabato scorso, su Canale 5, nel corso di una trasmissione di prima serata, che di norma si vede in famiglia, bambini compresi.

E chi si aspettava che la candidata venisse bocciata per ‘l’ardire e l’ardore musicale’ espressi, ha scoperto che suonar di kazoo con orifizi ben lontani dalla bocca è riconosciuto come talento. La signora è passata con 4 sì.

Ora, due domande. La prima: cosa mai proporrà di nuovo, in tema musicale, la talentuosa lady alla prossima chiamata sul palco? La seconda: da bambina, alle elementari, avevo un compagno di classe che ripeteva le vocali ruttando. Lo rivedrò a Tu si que vales?

Patrizia Vita

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