Autonomia del Veneto, un passo indietro. “Con la vendita di 725 chilometri di strade del Veneto ad Anas, Zaia scrive nero su bianco la sua rinuncia all’autonomia”.

Le parole di Jacopo Berti, leader pentastellato in consiglio regionale, sono molto decise nei confronti del governatore del Veneto.

Le infrastrutture infatti erano uno dei capisaldi all’interno del ‘pacchetto’ autonomia e ora, con la vendita ad Anas, Zaia ha puntato il faro su un’altra crepa nel percorso tanto annunciato, ma mai cominciato, verso l’autonomia.

Un percorso che sarebbe dovuto essere senza ostacoli e che invece non ha mai visto un momento di luce. Ed ora, con l’accusa di Berti, il governatore più amato dagli italiani ha messo a nudo le sue debolezze.

“Ai miei conterranei veneti dico di svegliarsi – ha esortato Berti – La Lega da decenni racconta balle sull’autonomia e poi nei fatti ci rinuncia. Zaia ha ceduto la proprietà di 725 km di strade del Veneto, che ritornano così al centralismo romano, dopo mille chiacchiere. Dietro le parole, restano i fatti: la Regione ha dovuto elemosinare a Roma il salvataggio dopo una gestione disastrosa.
L’autonomia la si pratica, non la si chiede. Sentirete mille giustificazioni dalla Lega nelle prossime ore, ma non ne sta in piedi nessuna”.

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