Un successo così a Schio non se l’aspettava nessuno. Veneto Stato, con il suo desiderio di indipendenza dall’Italia, ha trascinato ieri sera a Palazzo Toaldi Capra oltre cento persone. E tante altre se ne sono dovute andare perché per motivi di sicurezza e con i Carabinieri alla porta, non erano autorizzate presenze in piedi. Un numero importante, che rende chiaro quanto il mondo politico tradizionale abbia stancato e quanto la gente abbia voglia di ascoltare e informarsi per poter votare con consapevolezza chi nei prossimi anni siederà sul trono del potere tirando le redini di un paese che sembra agonizzare ogni giorno di più.

 

I 4 relatori Antonio Guadagnini, Marco Busato, di Thiene, Ruggero Zigliotto e Luigino Chemello di Sarcedo hanno gestito la serata senza mai scivolare fuori dal tema. Al grido di ‘Sono Veneto e sarò Stato’ hanno portato in una Schio notoriamente lontana dal punto di vista politico, una ventata di amor patrio che ha suscitato parecchi applausi e commenti di consenso.

Ha aperto la serata la consegna della tessera al ventenne pilota di moto Alex Calgaro, che per sua scelta ha voluto testimoniare nella sua tuta da gara il suo credo in Veneto Stato.

Come segno di quanto Veneto Stato miri al cuore dei giovani, Jessica Sella, ventiquattrenne di Arsiero e neo-tesserata, che non vede un futuro per sé e per i giovani italiani ha commentato: ‘Con tagli a sanità, scuola, pensioni e università e con l’accrescere delle tasse che porta alla chiusura delle nostre aziende, l’Italia ha rubato il futuro a noi giovani’.

La proiezione di un video che raccontava la storia di alcuni imprenditori locali suicidati o rovinati dalla crisi e dall’atteggiamento delle banche ha creato attimi di profondo sgomento in sala e passato ufficialmente la parola ai relatori. ‘Non ci sarà nessuna bomba e nessun carro armato nella nostra battaglia – ha spiegato Ruggero Zigliotto, segretario provinciale – il nostro è un percorso pacifico e legittimo verso l’indipendenza’. Gli ha fatto eco Luigino Chemello, responsabile elettorale, che lanciando una freccia dritta al cuore della Lega Nord ha sottolineato ’nella storia si è visto che nessun stato è diventato federalista, ma sono nati nuovi stati, si pensi ad esempio a Slovacchia e Repubblica ceca, ai paesi Baltici, per non parlare di Scozia e Catalogna che stanno facendo ora il loro percorso. In Italia siamo fermi a come eravamo vent’anni fa, perché la Lega non ha fatto niente. A noi veneti – ha concluso – ci accusano di essere egoisti perché siamo i più ricchi e vogliamo tenerci i nostri soldi. Ma ogni popolo dovrebbe vivere dignitosamente con le proprie risorse e non sulle spalle degli altri’.

Marco Busato, membro del direttivo di Veneto Stato e capolista al Senato ha portato l’attenzione sul debito pubblico italiano che è in costante crescita da decenni: ‘Il debito pubblico è sempre cresciuto – ha spiegato – con ogni orientamento politico al governo. Monti ha fatto il picco più alto di debito della storia della repubblica. E’ il chiaro segno che il debito non dipende dai governi ma dal sistema che è sbagliato. L’unico modo per uscirne è l’indipendenza della nostra regione. Non è assolutamente accettabile – ha concluso – che le imprese siano costrette a delocalizzare. Le imprese devono rimanere nel territorio e lo stato deve lasciarle lavorare’. Anche Antonio Guadagnini, segretario nazionale di Veneto Stato, ha spiegato il suo punto di vista: ‘L’unica soluzione è approvare riforme che cambino la struttura della macchina amministrativa. Il problema non sono i governi, l’Italia ha problemi strutturali. Quando votiamo non possiamo continuare a fare gli stessi errori e il nostro obiettivo non è Roma. L’Italia è stata per anni senza il Veneto, potrebbe ricominciare a farlo ancora. Il principio di autodeterminazione dei popoli – ha concluso – esiste, basta solo chela gente lo voglia applicare’.

La serata si è conclusa con applausi e interventi. Hanno suscitato interesse particolare, con tanto di boato e applausi, gli interventi e il sostegno di alcuni ex leghisti (tra i quali spiccava Valter Orsi) che delusi dalla Lega Nord che a loro dire ‘ha fatto proclami e promesse ma poi si è lasciata avvolgere dal grande stomaco di Roma’ si sono spostati su Veneto Stato con l’entusiasmo di chi crede nei valori per cui combatte e la voglia di veder realizzare le promesse che vengono fatte in campagna elettorale. ‘Credo che in questo momento – ha spiegato Valter Orsi – Veneto Stato sia un movimento in grado di rispondere alle necessità dei cittadini venti’.

Anna Bianchini

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia