Se c’è un’opposizione forte nell’Alto Vicentino è senza dubbio quella con cui periodicamente deve fare i conti il sindaco Piera Moro, finita questa volta, nel mirino per essere tra le firmatarie di una lettera inviata a Renzi e che sostiene il No al prolungamento alla Valdastico Nord. La sezione della Lega Nord – Liga Veneta di Marano Vicentino prende le proprie distanze dopo la presa di posizione del sindaco Piera Moro e del locale Partito Democratico, in merito alla questione della  A31 .

 

‘Come già esposto pubblicamente sulle bacheche del paese riteniamo totalmente sbagliato, non tanto il fatto che il sindaco  e il locale Partito Democratico si siano schierati contro la realizzazione della A31 Valdastico Nord, considerando che ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero e le proprie posizioni,  – si legge in un comunicato stampa – ma il fatto che vengano attaccati dei sindaci sostenitori o firmatari del “SI” trattandoli come vittime di un disegno superiore’.

Secondo la Lega Nord, il sindaco Moro avrebbe espresso un giudizio, interpretando il volere di un paese che però, non sarebbe stato  consultato sull’argomento autostrada.

In realtà, la lettera del ‘No’ seguiva di qualche giorno quella del SI di numerosi sindaci dell’Alto Vicentino (e non solo),che avevano chiesto al premier Matteo Renzi di accelerare i tempi per la realizzazione di un’arteria che secondo i sostenitori, rappresenterebbe la svolta economica di un territorio che avrebbe bisogno dell’opera. Ecco che anche i primi cittadini che l’opera che squarcerebbe la Valle dell’Astico non la vogliono e che la considerano uno scempio ambientale, avevano preso a loro volta  posizione pubblicamente, dissociandosi dal SI e facendo ascoltare anche la loro voce.

 

Ecco il testo integrale della lettera:

 

 

 

Egregio Presidente del Consiglio, Matteo Renzi

 

Egregio Ministro Graziano Delrio

 

ai sindaci del territorio qualche giorno fa è arrivato l’invito, da parte della Società Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., a partecipare ad un convegno a Verona e a sottoscrivere una lettera per chiedere di inserire il prolungamento dell’autostrada A31 verso nord tra le opere prioritarie del Paese.

 

La stampa locale ha ampiamente dato risalto a questi eventi, sottolineando la presa di posizione favorevole di moltissimi sindaci.

 

Noi riteniamo invece non ci siano le condizioni per sottoscrivere tale documento, in quanto prima di ogni considerazione sull’utilità e sul carattere strategico dell’opera, che non affronteremo in queste righe, è stata completamente evitata la discussione, che riteniamo prioritaria, sulle modalità di decisione e condivisione della scelta.

 

Sono infatti passati molti anni da quando, giusto per citare un esempio, un importante dirigente pubblico europeo dichiarava: “non si avvisano le rane quando si sta per drenare lo stagno”, a proposito della costruzione di alcune infrastrutture pubbliche.

 

Pare però che l’atteggiamento sia sempre lo stesso, e che le scelte importanti di un territorio vengano prese dall’alto, senza coinvolgere chi quotidianamente lavora e vive il territorio e senza coinvolgere seriamente chi questo territorio lo amministra.

 

Chi decide, come decide? non è più possibile infatti prendere scelte cosi importanti senza coinvolgere tutti gli attori presenti sul territorio, e non si può pretendere di farlo quando, da un lato si è ben consapevoli della contrarietà di una parte importante di territorio che quest’opera dovrebbe attraversare, la provincia di Trento, dall’altro chiamando a raccolta sindaci che, per la maggior parte, sono insediati da pochi giorni, senza nemmeno dar loro la possibilità di confrontarsi con le loro giunte, i consigli comunali, i cittadini che li hanno eletti e i cittadini che, come da tanto/troppo tempo avviene in Italia, non vengono semplicemente consultati.

 

Nel rispetto del tempo che stiamo tutti vivendo e, purtroppo subendo, sarebbe poi quanto mai prudente avere informazioni dettagliate sulla formula programmata per il finanziamento di quest’opera.

 

Nella lettera su cui si chiede una veloce firma emerge semplicemente che il costo dell’opera è posto “in carico alla concessionaria senza oneri per lo Stato” senza dare altresì elementi per una completa visione del sistema di finanziamento. E’ anche su questo che chiediamo un approfondimento.

 

Riteniamo inoltre non possano essere accettabili soluzioni progettuali che prevedano la parzializzazione dell’opera, senza ad esempio il tratto trentino, in quanto tale scelta, rispondente a sole logiche privatistiche, farebbe venire a mancare tutti i presupposti strategici dell’opera stessa, invitando inoltre a contestualizzare l’opera inserendola in una visione strategica complessiva per i collegamenti tra l’area Vicenza/Treviso e Trento.

 

Grazie per l’attenzione che sicuramente saprà porre a queste nostre riflessioni e in attesa di una sua risposta le porgiamo un saluto accompagnato da una parola magica che ci accompagna ogni giorno:

 

BUON LAVORO per la nostra bella ITALIA!

 

 

 

Piera Moro, sindaco di Marano Vicentino

 

Tiziana Occhino, sindaco di Arsiero

 

Riccardo Calgaro, sindaco di Cogollo del Cengio

 

Sandro Maculan, sindaco di Zugliano

 

Luca Cortese, sindaco di Sarcedo

 

 

 

Diego Dalla Via, sindaco di Tonezza del Cimone

 

 

 

di Redazione Thiene on line

 

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