Un Thiene calcio pronto a crescere ancora l’anno prossimo, grazie al brillante risultato conseguito l’appena conclusa stagione. A distanza di due giorni dal salto in seconda categoria, Alberto Parisotto, presidente e allenatore del Calcio Thiene dice di non crederci ancora.

 

‘Se penso che il Thiene da due anni non esisteva più, mi sembra quasi impossibile stare qui a parlare della promozione dalla terza alla seconda categoria – spiega Alberto Parisotto – l’intento inziale su cui puntavamo con l’assessore allo Sport Giampi Michelusi era quello di restituire alla nostra città lo stadio Miotto per non utilizzarlo solo per le squadre forestiere. Erano 4-5 anni, che si parlava in città di riorganizzare il Thiene Calcio, quello che era uscito di scena, quello che affondava le sue radici nel lontano 1908. Averlo fatto, con pochissime risorse, ma con tanta buona volontà e soprattutto, grazie al volontariato di chi si è predigato innanzitutto per rimettere in sesto lo stadio, è un sogno divenuto realtà.

Chi sono quelli del Thiene Calcio?

Sono un gruppo di ragazzi dai 23 ai 25 anni, per tre quarti thienesi che non percepiscono denaro. A qualcuno diamo un piccolo rimborso per gli spostamenti, ma si tratta di cifre davvero ridicole. Ci sono anche gli allievi ed i pulcini. Ragazzi e bambini promettenti, dietro cui ci sono genitori che vedono nel calcio una palestra di vita, un modo per fare socializzare i loro figli, per farli crescere in maniera sana. Piccoli calciatori che stanno con i piedi per terra, che si dividono tra studio e passione e che si stanno dando un’opportunità a prescindere da quello che sarà il loro futuro. Ma c’è anche qualche elemento promettente come Michael Dal Santo, che è stato richiesto dal Vicenza. I pulcini sono arrivati a 24:  abbiamo dovuto fare due squadre.

Cosa significa per lei, occuparsi della squadra del Thiene e come sente la responsabilità?

Tenga conto che sono cresciuto nel vivaio del Thiene, quindi immagini per me cosa significhi essere un punto di riferimento per tutti loro. Ma da solo non ce l’avrei fatta e colgo l’occasione per ringraziare Stefano Zuliani e mio fratello Michele, che avevano appeso le scarpe al chiodo, ma si sono rimessi in gioco con entusiamo e fiducia.Con la loro presenza hanno fatto emergere le qualità di ciscun componente della squadra.

Che stagione è stata quella appena trascorsa?

Beh, la svolta è stata dopo gennaio perchè chi ci ha seguiti sa che fino a dicembre non stavamo messi molto bene. Con il 2013 è iniziata la rincorsa. Le dico solo che il Thiene si è aggiudicato 29 punti su 36 disponibili. Abbiamo incassato solo 6 goal, di cui due su azione.

Come ha affrontato i momenti difficili?

Non perdendo mai la grinta e incoraggiando i ragazzi, invitandoli a crederci sempre e comunque. Non sono mai mancati gli inviti a tenere duro e parole che dovevano servire a tirare fuori l’energia e le capacità che io sapevo loro avessero.

Adesso come si sente e cosa vede nel futuro del Thiene Calcio?

Vedo ancora tanto lavoro, i ragazzi riposeranno, ma la dirigenza è in piena fase organizzativa. Andremo avanti sulla scia di questa promozione che ci ha caricati, senza però farci perdere quei valori che contraddistinguono tutto quello che c’è e ruota intorno al Thiene Calcio. 

Natalia Bandiera

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia