Ansa- Un percorso di 400 km da Valdagno a Numana, città rivierasca del Conero, in provincia di Ancona, utilizzando le tre discipline del triathlon (corsa, bici e nuoto) per far conoscere la fibrosi cistica, malattia genetica invisibile per la quale a tutt’oggi non esiste una cura.

A portare a termine l’impresa sportiva e di sensibilizzazione civica del progetto Special Triathlon per la Fibrosi Cistica, tra venerdì 10 e domenica 12 maggio prossimi, sarà il triatleta Fabio Guiotto, originario di Valdagno.
Un’iniziativa partita da Fabio e dalla sua compagna di vita, Raffella Piazzini, vice presidente regionale nelle Marche della Lega italiana fibrosi cistica (Lifc), che sono genitori di Davide, nato nel 2006, affetto da fibrosi cistica. La manifestazione ha lo scopo di sensibilizzare sulla tema della malattia, agevolare il supporto al progetto, e ribadire l’importanza dello sport come terapia e strumento di aggregazione.

La fibrosi cistica è una malattia grave, che al momento dà come aspettativa di vita 40 anni, – un dato che sta migliorando grazie allo screening neonatale – e colpisce un nato su 2.500.
Da anni Fabio pensava a questo tipo di impresa e da circa un anno si allena a questo scopo con il supporto della squadra del Civitanova Triathlon. L’evento comincerà alle 21 di venerdì 10 maggio: Fabio correrà per 40 km da dalla zona del Baito di Valdagno e verrà accompagnato da alcuni ragazzi diversamente abili per qualche chilometro. Poi il primo punto di ristoro a Lonigo e il riposo. All’alba di sabato, 11 maggio, il triatleta ripartirà in bici fino a Portonovo (Ancona), percorrendo circa 350 km. A Portonovo, la sosta in campeggio prima della partenza, alle 8 di domenica 12 maggio, per la terza parte dell’impresa: percorrerà a nuoto una decina di chilometri fino alla spiaggia di Numana, dove lo aspetteranno per i festeggiamenti. Nel percorso ci saranno anche vari incontri dedicati alla fibrosi cistica e all’importanza dello sport come terapia, momenti di festa, con musica e cibo, oltre alla presenza di realtà sportive e del terzo settore.
Da sempre appassionato di sport, Fabio negli ultimi anni si è dedicato al Triathlon con la squadra civitanovese. Nel 2006, la nascita del figlio Davide e l’incontro/scontro con la fibrosi cistica. Da qui sono arrivate tante iniziative di sensibilizzazione con la Lifc e ora l’idea di realizzare l’evento sportivo per parlare di fibrosi cistica e raccogliere fondi da destinare al centro di cura marchigiano.
L’attività sportiva, è l’ulteriore messaggio dell’evento, è certamente un’attività benefica per tutti e soprattutto per i pazienti di fibrosi cistica è una terapia che si somma alla fisioterapia respiratoria e all’assunzione di farmaci per contenere i danni polmonari. La fatica di Fabio vuole simboleggiare quella che fanno le persone con fibrosi cistica per portare avanti, nella loro quotidianità, le terapie, i ricoveri, le difficoltà correlate al gesto più semplice e istintivo che è il respiro.
Tante le aziende, locali e nazionali, che hanno dato supporto a Lifc Marche per l’evento che promuove donazioni online sulla piattaforma Rete del Dono. I fondi raccolti serviranno ad acquistare attrezzatura sportiva da installare presso il Centro Fibrosi Cistica marchigiano, per un sostegno concreto alle persone con fibrosi cistica nella loro quotidiana lotta alla malattia.

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