E se di noi non ci fosse più nessuno? Hanno chiesto provocatoriamente i loro colleghi della sezione piemontese di Cannobio, postando sul canale you tube un video che immagina un futuro senza più volontari della croce rossa, nel quale i telefoni squillano a vuoto e i motociclisti rimangono sull’asfalto senza soccorsi.

Ma i giovani volontari della Cri di Schio scongiurano questa evenienza, mettendo in rete un video che riassume il lavoro svolto a servizio della comunità, un bel pezzo della loro storia attraverso le immagini di tutti gli anni passati ad aiutare i prossimo. E le immagini di questi giovani sorridenti colpiscono nel segno, e le loro belle facce ti sembrano dire: far parte di una associazione che opera a Schio da più di 100 anni non solo è appagante, ma può essere anche molto divertente.

Stile di vita sano, cultura della non violenza, senso di appartenenza alla comunità, aiuto per chi soffre. Questi i più importanti capisaldi per chi volesse unirsi a questi ragazzi. L’impegno è alto, sia in termini di tempo che di dedizione. Ma da questo tipo di volontariato a tutto tondo quasi mai si torna indietro.

Il gruppo giovani scledensi è anche stato parte attiva nelle ultime settimane nella raccolta generi di prima e seconda necessità per i terremotati del centro Italia. Ed in questi giorni l’associazione è ancora in prima linea, a fianco della protezione civile, per soccorre le persone colpite dal sisma nei due campi di accoglienza allestiti appositamente. Prestano soccorso, distribuiscono pasti e generi di conforto, ed hanno anche creato un ambiente di svago per i più piccoli.

Per informazioni: https://www.facebook.com/GiovaniCRISchio/

 

Marta Boriero

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