3.343 metri sopra il livello del mare. Là dove l’aria è più rarefatta, i pensieri diventano più leggeri e ogni passo si misura con il cielo, due giovani veneti hanno deciso di riscrivere la loro vita. Andrea Gallo, vicentino di Valdagno, e Tobia De Marco, bellunese di Pieve di Cadore, sono i nuovi gestori della Capanna Punta Penia, il rifugio più alto delle Dolomiti, aggrappato alla vetta regina della Marmolada. Una sfida estrema, come l’ambiente che li ospita: vento, neve anche in piena estate, gelo notturno e un senso di isolamento profondo. Ma anche una bellezza sconfinata, pura, verticale. E loro l’hanno scelta.
A passare il testimone è Carlo Budel, volto ormai simbolico della Capanna Punta Penia, che per sette anni ha raccontato la montagna con parole autentiche e immagini mozzafiato. Ora, tocca a Andrea e Tobia portare avanti lo spirito del rifugio, con un’impronta nuova ma rispettosa della tradizione. Stanno raccontando le loro emozioni attraverso la loro pagina facebook.
«La nostra più grande paura? La logistica», ammettono. E non è un’esagerazione: al di sopra dei 3.000 metri nulla è semplice. Ogni fornitura va pianificata con elicotteri o lunghi trasporti a spalla, il meteo può cambiare in un attimo e le emergenze vanno gestite con sangue freddo e cuore caldo.
Non solo gestori, ma narratori di montagna
Ma questi ragazzi non sono solo amanti della montagna: sono anche comunicatori moderni. «Useremo i social per raccontare la vita quassù, ma anche per educare chi viene in quota. Troppi ancora affrontano la montagna senza preparazione né rispetto», spiegano. Un progetto che unisce passione, responsabilità e innovazione.
Un’estate di prime volte
Per Andrea e Tobia, l’estate 2025 sarà un susseguirsi di prime volte: il primo temporale in vetta, la prima alba sopra un mare di nuvole, la prima notte senza sonno per aiutare un escursionista in difficoltà. Ma sarà anche un’estate fatta di sorrisi tra i tavoli, zuppe calde servite con mani screpolate e quella sensazione rara di essere nel posto giusto, anche quando è difficile.
Una scelta coraggiosa, ma piena di senso
In un mondo che corre veloce, questi due giovani hanno deciso di salire in alto, dove il tempo rallenta e l’essenziale si fa chiaro. Hanno scelto una vita vera, fatta di sforzi, silenzi, fatica e meraviglia. E lo fanno con l’entusiasmo di chi non ha paura di mettersi alla prova.
Chi non ha mai sognato almeno una volta di toccare il cielo con un dito.
I.A.
