Che la situazione dei nostri commercianti al dettaglio sia tutt’altro florida lo sappiamo ormai da anni. Ma se a queste difficoltà si aggiungono scelte politiche e amministrative che li penalizzano in modo ulteriore e grave, allora la levata di scudi diventa d’obbligo. E Ascom, nel suo ruolo di rappresentanza sindacale della categoria, non può che intervenire energicamente a loro tutela.

 

L’ultimo di una serie ormai nutrita di casi riguarda l’approvazione, da parte del Comune di Breganze,  dell’accordo pubblico-privato che consente la costruzione di una struttura di vendita di 1.500 metri quadri da parte di Alì Spa, società operante nella  grande distribuzione. Il superstore dovrebbe sorgere lungo la Superstrada Pedemontana Veneta attualmente in corso di costruzione, alle porte di Breganze.

 

Come Confcommercio Thiene vediamo diversi motivi di preoccupazione in quest’opera.

Il primo riguarda l’effettiva portata dell’operazione, che temiamo assai più vasta rispetto a quanto inizialmente prospettato. Per quanto la superficie di vendita annunciata sia di 1.500 mq, appare evidente che questo dimensionamento si è reso necessario per non incorrere nei limiti posti dalla Regione Veneto, che impediscono l’edificazione di un punto vendita di dimensioni maggiori in assenza di una serie di condizioni, la più importante delle quali è l’obbligo di non consumare suolo agricolo (come avviene invece in questo caso). Tuttavia il progetto evidenzia una superficie lorda di pavimento di 4.488 mq e non indica le destinazioni d’uso di ben 2/3 della superficie, che non dovrebbero essere di vendita.

 

Il mio timore, è che si stiano mettendo le basi per una struttura che potrà essere successivamente ampliata fino alle dimensioni di un ipermercato o di un centro commerciale, con evidenti, drammatiche ricadute negative sul commercio locale.

 

Una seconda preoccupazione riguarda il dichiarato beneficio pubblico di € 800.370 a seguito dell’operazione. Poiché il 27% di tale contributo straordinario è destinato alla realizzazione di un parcheggio pubblico, di proprietà del Comune, in continuità con il parcheggio dell’attività commerciale, è evidente che il reale beneficio pubblico è discutibile, poiché l’area sarà comunque  funzionale alla struttura di vendita. In pratica, il Comune contribuirà ad ampliare il parcheggio del punto vendita Alì.

Avrei chiaramente preferito una destinazione migliore per questo contributo straordinario, finalizzata ad esempio al sostegno delle attività e del commercio locali.”

 

E qui veniamo alla terza, di gran lunga la più importante, tra le nostre preoccupazioni. Chi fine farà tutto il patrimonio economico e umano rappresentato dai nostri negozi di vicinato, stretto nella morsa dell’espansione della GDO e senza la difesa delle istituzioni? A parole sono in molti a celebrarlo, ma nei fatti decisioni politiche e amministrative come questa decretano la sua morte. Anche il centro storico di Breganze sta subendo le conseguenze della crisi e dell’abbandono. Breganze è una cittadina importante, la seconda come numero di abitanti nel mandamento di Thiene, conosciuta per le sue cantine, per i suoi ristoranti e per una vitalità che coniuga mondo contadino e industria manifatturiera locale. Vogliamo davvero farle perdere la sua identità spostandone il baricentro verso il casello della futura Superstrada Pedemontana?”

 

Sono queste le preoccupazioni e le domande che rivolgiamo all’Amministrazione Comunale di Breganze, con l’esortazione a riconsiderare i termini dell’accordo con Alì Spa e a manifestare rapidamente e in modo tangibile il suo sostegno alla vita commerciale ed economica del territorio.

Emanuele Cattelan, presidente Ascom Thiene

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia