Ragazzi che alle 16 stazionano davanti all’A&O con la ‘canna’ e la bottiglia del vino in mano. Quattordicenni che anziché sfogliare i libri di scuola ridono e incoraggiano i bulli del gruppo anziché riprenderli nelle loro bravate. E ancora, le pareti del teatro comunale imbrattate per noia, il parcheggio sotterraneo accanto al Comune utilizzato come latrina, dove gli estintori non resistono e vengono svuotati costantemente.

“Dove sono i genitori?” E’ la domanda che ha posto durante la conferenza stampa l’assessore alla Sicurezza Alberto Samperi, che ha voluto rivolgere un sentito appello a madri e padri thienesi utilizzando la voce del genitore più che quella dell’amministratore.

“Sono un padre anche io e non rimango indifferente nel vedere quei ragazzi poco più che bambini in gruppo, in pieno giorno, in mezzo alla strada, a bighellonare con alcolici per trasgredire – ha continuato Samperi – Inevitabile rivolgere il pensiero a chi dovrebbe sorvegliare su di loro. Capisco che il mestiere del genitore non sia facile di questi tempi, una volta andavamo all’oratorio, oggi siamo dinanzi anche al problema dei ragazzi immigrati di seconda generazione, i problemi sono molto più complessi di una volta, ma che si tratti di adolescenti italiani o stranieri il mio invito vale in uguale misura. A madri e padri che vedono tornare a casa ragazzi alterati dall’erba o dagli alcolici, chiedo di rivolgersi immediatamente alla Polizia Locale, dove abbiamo un comandante che oltre ad essere un investigatore graduato è una persona sensibile alle tematiche giovanili. Giovanni Scarpellini lavora molto sul bullismo, sui disagi giovanili e se questi genitori volessero chiamarlo per affrontare insieme i problemi che riguardano figli che non riescono a gestire da soli, lo contattino pure, avranno una guida valida. Se i problemi vengono affrontati presto – ha concluso l’assessore alla Sicurezza – si evita che questi ragazzi finiscano in gang o che vengano adescati come manovalanza da gruppi criminali. Lasciarli sulla strada significa favorire la nascita delle gang che diventano sempre più numerose e ‘forti’ se non c’è l’intervento delle istituzioni”.

Il problema giovani sta a cuore all’amministrazione Casarotto, che ha provato in tutti i modi, in questi anni, ad avvicinare i minori anche sulla strada, ma inutilmente. ‘Purtroppo – ha detto il sindaco – sono ragazzi difficili, che spesso rifiutano l’aiuto di chi vuole tendere loro la mano’.

N.B.

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