Pubblichiamo integralmente il comunicato di Giacomo Stiffan, coordinatore di zona dello Scledense, e Paolo Costa, coordinatore di zona del Thienese, in merito al documento sottoscritto da 11 sindaci del distretto 2 dell’Ulss 7. Per chi vuole replicare, la redazione di AltovicentinOnline è a completa disposizione.

Riceviamo e pubblichiamo

Come donne e uomini democratici, appoggiamo con profondo rispetto e ammirazione il comunicato in merito ai disservizi della sanità diffuso da 11 sindaci dell’Alto Vicentino. Ringraziamo il loro coraggio di uscire allo scoperto e di metterci la faccia. E’ evidente la disparità tra Santorso e Bassano per quanto riguarda la dotazione di medici e personale. Chi li accusa di fare politica sono proprio quei sindaci che per non disturbare la politica chiudono gli occhi e le orecchie alle lamentele dei propri cittadini. E’ un problema che anche noi come circoli dell’Alto Vicentino del PD solleviamo da molto tempo, un problema che i cittadini vivono sulla loro pelle tanto da esasperarli al punto da scendere in piazza giusto un anno fa in maniera unitaria, senza distinzioni. Questi coraggiosi sindaci hanno tutto il diritto di uscire pubblicamente a tutela del nostro territorio eppure sappiamo bene quanto difficile sia dire che il re è nudo qui, in quello Zaiastan nel quale la giunta regionale non sbaglia mai e se sbaglia è sempre, immancabilmente colpa degli altri.

Il comunicato in questione (che invitiamo tutti a leggere in versione integrale) è realistico, efficace, supportato da dati e frutto della presenza reale sul territorio di chi tocca con mano i problemi dei propri concittadini, cosa che nessun politico potrà mai fare allo stesso modo da Venezia. Lascia l’amaro in bocca constatare come la sanità sia diventata merce di scambio politica per chi gestisce la regione: chi può contare su consiglieri e assessori di maggioranza porta acqua al proprio mulino mentre chi non è rappresentato – come l’Alto Vicentino – subisce. E guai se si lamenta. Questa è un’idea di politica clientelare che non ci appartiene e da cui prendiamo le distanze, esattamente come ha fatto il manipolo di sindaci che ha firmato il comunicato. Fa specie assistere alle arrampicate sugli specchi sulle tv locali e sulla stampa dei sindaci che, invece, non l’hanno sottoscritto. Qui non si tratta di faziose dichiarazioni politiche ma di constatare i fatti. E i fatti parlano chiaro, chiunque lo può controllare di persona sul sito dell’ulss 7: a Bassano il reparto di Pneumologia ha un direttore più 5 medici mentre a Santorso (ospedale Alto Vicentino)viene riportato un generico ambulatorio senza alcuna menzione di personale assegnato. Nonostante questa evidente disparità il covid hub è a Santorso. Anche un bambino capirebbe l’insensatezza dietro una gestione come quella attuale. Vogliamo porre l’attenzione al fatto che non stiamo criticando la scelta dello stabile in cui farlo, critichiamo invece come vengono assegnatele risorse per garantire a tutti i cittadini dell’ulss indistintamente il diritto alle cure, senza essere costretti a ore di auto per una visita o un esame. Chi la sta buttando in politica non è certo quel gruppo di sindaci coraggiosi ma gli altri, quelli che con ogni probabilità sono stati presi in contropiede da un comunicato che forse non si aspettavano sarebbe uscito senza la loro adesione. Ora è tardi e i giochi sono fatti: potevano firmare, non l’hanno fatto.

Finalmente è chiaro a tutti, c’è chi si schiera coi cittadini e chi invece si schiera con i responsabili della pessima situazione sanitaria del nostro territorio.

Niente più scuse.

Santorso. Sindaci dell’Altovicentino spaccati sull’emergenza ospedaliera, solo in undici denunciano

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