Per Andrea Cecchellero la misura adesso è colma e il sindaco di Posina ha deciso di gestire direttamente l’accesso alla Strada delle Gallerie da Passo Xomo.  “Manca collaborazione nella gestione del Pasubio” e il primo cittadino ha deciso che, per motivi di sicurezza, ci sarà un regolamentatore per gli accessi a Bocchetta Campiglia e il pagamento del parcheggio si farà a Passo Xomo.

Un gesto estremo, che arriva “dopo un sacco di tempo speso a cercare accordi per gestire il Monte Sacro nel migliore dei modi ed essere stato ricambiato con “menefreghismo e superficialità”.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso e mandare su tutte le furie il ‘gigante buono’ di Posina è il famoso chiosco che doveva sorgere a Bocchetta Campiglia grazie ad un bando comunale fatto a Valli. Chiosco, punto di ristoro e servizi, per il quale i lavori dovevano iniziare entro fine maggio e che al momento pare si riduca in una specie di tettoia ottenuta spianando il parcheggio dei disabili.

“Mi ero messo a disposizione per fare una cosa fatta bene – ha spiegato Cecchellero – visto che la parte più ampia del parcheggio è nel territorio comunale di Posina. Invece sono stato informato del bando a cose avvenute e ora ho visto i lavori iniziati senza che nessuno mi dicesse nulla”. Dubbi sul ‘chiosco’ a Bocchetta Campiglia, il sindaco di Posina ne aveva avuti fin dall’assegnazione del bando, visto che in zona mancano gli allacciamenti per luce e acqua e il solo costo per attivarli si aggirerebbe sui 200mila euro. Impensabile secondo lui quindi, che ci fosse logica nel fare un’opera del genere visto l’investimento che richiederebbe a cui si aggiunge la spesa di 6mila euro l’anno che andrebbero al comune di Valli.Bocchetta Campiglia
Ma i dissapori iniziano da più lontano e non coinvolgono solo Armando Cunegato, sindaco di Valli, ma anche il Cai (Club Alpino Italiano), l’Unione Montana e la Provincia.

“La collaborazione per gestire al meglio il Pasubio sia dal punto di vista dei servizi ai cittadini e per il turismo e la sicurezza della montagna è iniziata nel 2005 con una gestione a 3 (Posina, Valli, Unione) del Passo Xomo e del rifugio – ha raccontato Cecchellero – Poi ho continuato con proposte di collaborazione per sistemare le strade, che intorno al Monte Sacro in alcuni punti sono dei colabrodo e in alcuni tratti sono chiuse per pericolo di frane. Si pensi che quando è venuto il principe Carlo d’Inghilterra sono stati fatti dei rattoppi, ma si tratta di interventi posticci”.

Cecchellero denuncia senza mezzi termini e si dice stanco che le problematiche non vengano viste e risolte, ma tamponate con interventi ‘estetici’.

“Si parla tanto di territorio, di superare le divisioni tra comuni e necessità di collaborare, ma nella gestione del Pasubio ognuno va per i fatti suoi quando invece servirebbe una tavola rotonda che funzioni davvero. Manca un progetto di gestione, la volontà di fare squadra, ho la sensazione che i problemi ricadano solo su Posina, oppure li vedo solo io. Ad esempio, ogni autunno gli Alpini vanno in pellegrinaggio sul Pasubio, ma essendoci tra di loro molte persone anziane, hanno bisogno di salire in auto. Achille Variati, presidente della provincia, ha detto che aprirà la Strada degli Scarubbi, ma non ha spiegato come e la responsabilità ricadrebbe su Posina. La Provincia è stata anche interlocutore nella ripartizione dei Fondi Odi, avrebbe potuto fare un intervento concreto sulla Strada degli Scarubbi. Inoltre – ha continuato – anche la Strada delle Gallerie ha bisogno di manutenzione e invece è stato fatto un bellissimo intervento per illuminarla con opere artistiche. Bellissime, ma è un intervento superficiale. Quello strutturale, che è quello che conta, dov’è?”

Tra coloro che non hanno a cuore la gestione della montagna come dovrebbero, secondo il sindaco di Posina c’è anche il Cai, protagonista di recente nell’organizzazione della mostra ‘La Strada delle Gallerie ha 100 anni’, in esposizione a Schio. “La mostra è interessante – ha spiegato Cecchellero – ma non ha avuto ricaduta sui comuni del Pasubio e le sue comunità, si pensi che ai bambini delle nostre scuole è stato chiesto di pagare un biglietto di 7 euro”.

Stanco di chiedere e non trovare risposte e men che meno alleanze, Cecchellero ha deciso di prendere in mano la situazione ed essendo diretto responsabile della sicurezza su alcuni tratti di strada, ha deciso di fare dei cambiamenti.

Andrea Cecchellero“Intanto regolamenterò l’accesso al parcheggio di Bocchetta Campiglia con un contatore – ha spiegato – Abbiamo calcolato che le Gallerie hanno circa 40-50mila visitatori l’anno, naturalmente con il boom nel periodo estivo. La strada che da Passo Xomo sale a Bocchetta Campiglia è stretta e i duecento posti si riempiono facilmente. Quando le auto devono tornare a valle si creano congestioni di traffico per le quali abbiamo addirittura dovuto scomodare le forze dell’ordine. Siccome a breve il parcheggio raddoppierà e raggiungerà i quattrocento posti, è ovvio pensare che la situazione non migliorerà. Ci sarà più spazio per i turisti, ma serve trovare organizzazione. Per cui il traffico sarà smistato a Passo Xomo, al quale si accederà da Posina. Mi dispiace essere arrivato a questa decisione, ma ho davvero cercato in tutti i modi una collaborazione e non l’ho trovata. Se avessi avuto dall’altra parte un’amministrazione ed enti propensi a collaborare, tutti insieme avremmo potuto sviluppare al meglio le potenzialità del Pasubio. Ma per come stanno le cose, io non ci sto più. Il Pasubio è di chi abita la montagna e i suoi territori – ha concluso Cecchellero – I turisti sono i benvenuti e meritano servizi e sicurezza, ma siamo noi che la dobbiamo gestire al meglio, con interventi strutturali da amministratori competenti. Servono persone che lavorano, non primedonne che vogliono solo le luci della ribalta”.

Anna Bianchini

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