Sarà la Regione Veneto a decidere se la centralina sulla Roggia Maestra si farà oppure no, nel frattempo l’amministrazione comunale, insieme alle associazione interpellate per la tutela e salvaguardia dell’ambiente e del bacino, si sono espresse con un ‘no’ deciso.

E’ stato Marco Vantin, capogruppo pentastellato in consiglio comunale, a chiedere spiegazioni, dopo aver ricevuto la segnalazione del progetto e dell’incontro tra comune e interessati al progetto.

Con una domanda di attualità, il consigliere ha ottenuto risposta in consiglio comunale dall’assessore all’Ambiente Anna Donà.

“Abbiamo interpellato le varie parti e ottenuto tutti pareri”, ha spiegato Donà, che ha poi elencato tutte le osservazioni pervenute motivando il ‘no’ prevalente.

Tutela della fauna locale del corso d’acqua, che con la centralina sarebbe privato di gran parte dell’acqua proprio in un punto popolato da gamberi e marsoni, che morirebbero inevitabilmente.

L’orientamento comunale a non approvare la centralina però, sarebbe anche di natura archeologica e di salvaguardia dell’arte e della storia locale. La Roggia Maestra rappresenta infatti uno dei fiori all’occhiello di Schio che molti vorrebbero vedere rivalutata da un punto di vista artistico, per il suo valore di archeologia industriale.

In discussione ci sono infatti anche progetti che mirano proprio al recupero della Roggia, come il voler mettere in moto a scopo didattico le pompe e l’ex centrale Umberto I, per le quali sono fondamentali la presenza e lo scorrimento dell’acqua.

Soddisfazione è stata espressa dal consigliere Vantin che ha commentato: “Il Movimento 5 Stelle è a favore dell’energia pulita, ma nel pieno rispetto dell’ambiente e valutando come viene prodotta”.

A.B.

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