Prendete 350 persone in una meravigliosa mattinata di maggio. Portatele ai 1000 metri del Rifugio Balasso e chiedetegli di salire fino ai 2232 di Cima Palon, già di per se impresa ardua, con uno zaino carico di viveri in spalla per una buona causa. Il risultato è il clamoroso successo della Sherpa Vertical 2016, l’atipica gara di corsa in montagna che ha permesso di raccogliere 3000 chili di generi alimentari da spedire a chi in Perù non ha nemmeno un tetto sopra la testa.

Domenica scorsa, è proprio il caso di dirlo, il clima era tutto fuor che quello che si respira di solito alla partsherpa v 1enza di una gara. Musica a mille, atleti che si pesavano per poi andare a riempirsi lo zaino con quanti più chili di cibo possibile. Sorrisi e battute, il buon umore che deriva dal saper di stare facendo una cosa giusta. Si perché la Sherpa Vertical questo è stata: un’idea generosa di Antonio Pasqualotto e del gruppo Ande Trail, da anni attivo per lo sviluppo di alcune aree depresse peruviane, raccolta da oltre 300 persone che ne hanno saputo interpetare lo spirito. Poco importa se la fatica risalendo verso la cima del Pasubio è stata tanta sotto il peso dello zaino carico.
“Abbiamo raccolto oltre 3 tonnellate di cibo – dice un emozionato Toni Pasqualotto – non ci aspettavamo di certo una risposta così importante dalla gente, trattandosi della prima edizione. E’ stata una grande manifestazione di cuore dei runner, quel cibo servirà a sfamare la popolazione dei villaggi di Scilla, nella Cordigliera Blanca”.
Per la cronaca, il più veloce sherpa di giornata è stato il trentino Christian Modena, giunto in vetta in un’ora e 8 minuti. Tra le donne invece successo di Lysanne Zago in un’ora e 32, prima classificata della straordinaria gara in cui più di tutti ha vinto la solidarietà.

 
Federico Pozzer

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