AGI – Sale l’incidenza per influenza stagionale e infezioni respiratorie in generale, con la settimana dal 15 al 21 dicembre, precedente alle feste, che fa segnare +950.000 contagi in Italia, 5,8 milioni di malati dall’inizio della sorveglianza. Lo rileva il rapporto della sorveglianza RespiVirNet, pubblicato oggi dall’Istituto Superiore di Sanità.
Più colpiti i bambini sotto i 5 anni
L’incidenza, riferisce il report, è aumentata in tutte le fasce di età ma, come di consueto, maggiormente nei bambini sotto i cinque anni, con circa 50 casi per 1.000 assistiti. “I dati ci mostrano che ci stiamo avvicinando al picco dei casi, che verosimilmente verrà toccato nelle prossime settimane, in cui ci aspetta una circolazione sostenuta dei virus respiratori come atteso per il periodo”, commenta Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss.
Come comportarsi
“Purtroppo, come segnalato da alcune Regioni – aggiunge -, anche quest’anno all’aumento del numero di casi corrisponde un aumento nel numero di accessi al pronto soccorso e ospedalizzazioni soprattutto per le persone più anziane. Soprattutto in questi giorni in cui le occasioni di incontro e di convivialità possono favorire la trasmissione dei virus respiratori, ricordiamo che alcune semplici precauzioni sono utili a ridurre il rischio di contagio. Dall’areazione dei locali al lavaggio delle mani alla cosiddetta ‘etichetta respiratoria’, che sono riportate anche nella Faq sull’influenza e gli altri virus respiratori che abbiamo pubblicato oggi”.
Nella settimana sia nella comunità che nel flusso ospedaliero si registra un alto tasso di positività per influenza (31,5% e 46,2% rispettivamente vs 36% e 40,4%). Per quanto riguarda la caratterizzazione dei virus influenzali, nella comunità e nel flusso ospedaliero la percentuale di virus A(H3N2) risulta ampiamente maggiore rispetto ai virus A(H1N1)pdm09.
‘Variante K’ prevalente
Ad oggi nessun campione è risultato essere positivo per influenza di tipo A “non sottotipizzabile” come influenza stagionale, che potrebbe essere indicativo della circolazione di ceppi aviari. Le analisi di sequenziamento in corso dall’inizio della sorveglianza evidenziano che tra I ceppi di virus influenzale A H3N2 attualmente circolanti in Italia il subclade K è nettamente prevalente, mentre tra i ceppi H1N1 pdm09, tutti i ceppi si raggruppano esclusivamente nel subclade D.3.1 nell’ambito del più ampio clade 5a.2a.1 al quale appartengono anche i ceppi vaccinali.
Le Regioni più colpite
L’intensità è molto alta in Veneto, provincia di Bolzano, Marche e Campania, alta in Sicilia, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio e Abruzzo, media in Val d’Aosta, Lombardia, Toscana e Puglia e bassa in tutte le altre.
Gli altri virus respiratori
Durante la settimana sono stati segnalati, attraverso il portale RespiVirNet, 3.744 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete. Dalle analisi effettuate 1654 (44,2%) sono risultati positivi al virus influenzale, 120 (3,2%) sono risultati positivi per VRS, 80 (2,1%) per SARS-CoV-2 e i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori: 199 (5,3%) Rhinovirus, 83 (2,2%) Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 56 (1,5%) Adenovirus, 38 (1,0%) virus Parainfluenzali, 10 Bocavirus e 8 Metapneumovirus.I dati della sorveglianza degli accessi al pronto soccorso riferiti da alcune regioni (Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo e Sicilia), aggiornati alla settimana 50 del 2025 (8-14 dicembre), evidenziano un aumento sia degli accessi sia delle ospedalizzazioni per sindromi respiratorie rispetto alla stessa settimana della stagione precedente.
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