Consapevole di essere a capo di un”eccellenza’, che va tutelata e mantenuta, il nuovo dg dell’Ulss 4 Daniela Carraro esce allo scoperto e si presenta alla città, con un’intervista in cui si concede con prudenza, con umiltà, ma con l’orgoglio di un curriculum di tutto rispetto, che senti tutto quando ti relazioni con lei. La prima cosa che mi salta all’occhio quando entro nel suo ufficio, quello che già conosco perchè appartenuto al suo predecessore Ermanno Angonese, è l’immagine sul desktop del suo pc.

E’ un fotogramma del video della nuova campagna antialcol che promuove uno stile di vita sano tra i giovani, che per divertirsi non hanno bisogno di ricorrere agli alcolici. Proseguo verso la mia poltrona, desiderosa di conoscere la ‘lady di ferro’ arrivata all’Ulss 4 in piena ‘bufera’. Il suo look non è austero e questo mi mette a mio agio. La forte personalità si mescola all’essenza femminile, che emerge anche quando gli argomenti sono tecnici. Iniziamo a conoscerci e dopo i convenevoli inizio l’intervista al nuovo dg dell’azienda sanitaria Alto Vicentino, di cui ho tanto sentito parlare nei giorni scorsi. Qualche sindaco che l’aveva già incontrata mi aveva riferito di lei la disponibilità e la voglia espressa nel voler collaborare e risolvere i problemi di un ospedale nuovo, ancora in fase di rodaggio, che addirittura non è stato ancora nemmeno ‘battezzato’.

Lei è un avvocato, quanto conta la sua formazione giuridica e quanto ha pesato sulla scelta di affidarle l’Ulss 4, dove per associazione di idee, la prima parola che viene in mente in questo momento storico, è project financing?

Le confesso che non mi ero soffermata su questo, ma posso dirle che i miei studi, il mio bagaglio, le mie esperienze all’estero rappresentano una base e un punto di riferimento per il mio lavoro di manager.

Conoscerà le vicende legate all’ospedale nuovo con diverse richieste d’accesso al contratto stipulato tra pubblico e privato. Richiesta avanzata da parte di sindaci, sindacati e associazioni che vogliono conoscerne i contenuti. A tutti è stato risposto ‘no’. Cosa ne pensa? E’ giusto che il progetto di finanza che riguarda un bene collettivo venga negato a chi vuole capire cosa prevede?

Certo che è giusto che non venga visionato dal pubblico e questo non vuol dire negare informazioni, che io sarò sempre disponibile a fornire a chiunque me ne farà richiesta, ma un contratto non è significativo e farlo finire tra le mani di chi non è in grado di comprenderne i contenuti è inopportuno e fuorviante. Io stessa che lo sto studiando faccio fatica a procedere nella lettura perchè la materia è davvero complessa, a parte che ci sono clausole riservate. Il project non è comunque un tabù. Una cosa è chiara, se acquisti un’auto e stai già pagando le rate dopo la stipula di un contratto, le sembra giusto ad un certo punto restituire la vettura dicendo che non le va più bene?

E a chi teme che i costi per pagare il debito con i privati mettano a rischio i servizi all’utenza lei cosa risponde?

Che non c’è nulla da temere perchè un’eccellenza come quella di Santorso non si raggiunge facilmente e non c’è la minima intenzione di perderla. Ho già incontrato i sindaci della conferenza e ci siamo detti che è il momento di scavalcare il passato per lavorare insieme per superare questa fase di transizione, che avrà i suoi tempi fisiologici. Bisogna tenere conto del fatto che tutto ad un tratto, personale medico e paramedico che lavorava in due ospedali diversi, ora si ritrovano in un polo unico. Non è da poco. Ma l’ospedale nuovo serviva perchè non aveva senso tenere in piedi due strutture vecchie, non antisismiche come invece, è stato costruito il nuovo ospedale di Santorso. Una struttura moderna, al passo con i tempi sotto tutti i punti di vista. E’ chiaro che il nuovo inibisce sempre, ma lavorando, supereremo questa fase. Sto studiando attentamente la situazione, sono in arrivo ben tre logopediste, che servivano. Ho già la situazione sotto controllo per quanto riguarda il pronto soccorso, dove le lamentele ci sono, è vero, ma non riguardano l’urgenza-emergenza. Riceviamo proteste per pagamento del ticket di chi non vuole pagare o per i tempi d’attesa. Sono al lavoro per migliorare le cose anche se ho molta considerazione del lavoro fatto fino ad ora.

Sono previsti cambi d’incarico per quanto riguarda i dirigenti?

Solo se sarà necessario.

Adesso parliamo dei parcheggi, tema che ha avuto gli onori della cronaca nazionale, dato che per questo la Ulss 4 è finita su Report

Trovo ingiusto che un ospedale con le professionalità che abbiamo debba finire in prima serata in tv per i parcheggi. Questo non vuol dire che non ci sia l’intenzione di risolvere il problema.

E sulla vendita degli alcolici all’interno dell’ospedale cosa mi dice?

Le dico solo che l’ospedale è un luogo di cura, quindi deve essere sicuro. Le aggiungo che sono addirittura contraria al fatto che si fumi subito all’uscita della struttura, credo di averle detto tutto su come la penso. Preciso che il personale non è autorizzato a consumare alcolici dentro l’ospedale. Solo i visitatori per i quali si tenterà di modificare le regole.

Come ha preso la notizia dell’incarico a capo dell’Ulss4?

Ne sono stata orgogliosa e sono tanto motivata.

Cosa significa essere donna e ricoprire un incarico come il suo?

Non sempre è facile, ma ci ho fatto i conti sin da giovanissima, quando per una donna non era così semplice andare lontano da casa per studiare ed affermarsi. Ma quando si raggiungono i risultati non è solo un successo personale, per me è il riconoscimento del talento femminile.

Natalia Bandiera

 

Daniela Carraro, testimone di trasparenza con l’Oscar di Bilancio

Trasparenza e chiarezza con i cittadini. Sono questi i due valori a cui dice di dare priorità Daniela Carraro, direttore generale dell’azienda Ulss 4.

A confermarlo è l’Oscar di Bilancio della pubblica amministrazione 2012, il riconoscimento assegnato nel corso di una cerimonia pubblica che si è svolta a palazzo Marino a Milano lo scorso ottobre.

L’azienda Ulss 21 di Legnago (Vr), dove la Daniela Carraro ricopriva il ruolo di direttore generale, è stata infatti selezionata dalla federazione relazioni pubbliche italiana (FERPI) come una delle tre aziende sanitarie locali finaliste all’edizione 2012 dell’Oscar di Bilancio, un importante premio destinato alle amministrazioni che si impegnano a presentare bilanci economici, sociali ed ambientali comunicativamente efficaci, trasparenti e chiari.

Il bilancio sociale è un atto doveroso verso i cittadini perché è di facile lettura, fornisce informazioni interessanti in modo semplice, uscendo dai tecnicismi del linguaggio per addetti ai lavori e servendosi del lessico di tutti i giorni per presentare il proprio operato, con riferimento stretto tra i servizi erogati e i costi sostenuti. L’azienda viene presentata in ogni suo aspetto quantitativo e qualitativo, per arrivare agli aspetti ambientali e di benessere che a loro volta, hanno anche valore economico e sociale.

“Ogni esperienza utilizza le precedenti e le migliora. – conclude Daniela Carraro – Fondamentale è mantenere e valorizzare il patrimonio del passato lavorando attivamente”.

Alice Berti

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