Nonostante il periodo di vacanze per molti, non è mancato l’affetto di tanta parte della comunità cristiana di Cogollo chiamata a stringersi intorno al ‘suo’ Don Luigi nel giorno in cui ricorrevano i 50 anni dalla sua consacrazione a sacerdote.

Don Luigi Gatto, nato a Caltrano nel 1946, è stato infatti ordinato sacerdote il 3 luglio del 1971 e dopo lunghi anni trascorsi nella Parrocchia del Grumello a Piovene Rocchette, è approdato nel 2007 come amministratore della Parrocchia San Cristoforo di Cogollo dove si è subito fatto ben volere per il suo carattere gioviale e trascinante.

Un parroco che non si è mai risparmiato, improntando il suo mandato pastorale all’insegna della partecipazione, del coinvolgimento e della condivisione: molteplici infatti  i gruppi nati grazie al suo interessamento sia in favore dei più giovani che delle famiglie per le quali ha sempre mostrato una particolare attenzione motivandole a sentirsi parte integrante della comunità anche al di fuori della messa domenicale.

Sua anche l’intraprendente iniziativa di rivoluzionare quello che una volta era l’asilo, facendone uno spazio moderno e accogliente per associazioni e per piccoli grandi eventi non solo strettamente legati alla religione: la volontà di fare di questo Centro Parrocchiale un luogo di incontro aperto e una struttura a disposizione di tutto il paese. Lavori che sono costati decine di migliaia di euro, ma che hanno permesso di ricavare una struttura spaziosa e multifunzionale con una grande cucina attrezzata e una saletta dedicata allo svago: il suo sogno sarebbe quello di efficientare e rendere più fruibili anche le aree esterne, “ma con prudenza vista la situazione, non è detto che non ci arriveremo prima o poi” – dichiara a chi chiede al riguardo.

Solare ma deciso, Don Lugi  ha festeggiato ieri il suo cinquantesimo dall’abbraccio di quella chiamata tanto impegnativa quanto fondamentale, accolto nel sagrato da un grande calice in legno a simboleggiare assieme all’Eucarestia l’essenza di un cammino centrato sulla profondità del messaggio cristiano spogliato del superfluo e sempre declinato al vissuto quotidiano : una celebrazione come nel suo stile semplice ma sentita e vissuta, allietata dalla presenza dei vari cori parrocchiali e dalla Banda Cittadina di Cogollo.

Aperti alla fine della messa i doni della Comunità tra gli applausi di gratitudine e la visibile emozione non solo del parroco, Don Luigi si è congedato dai suoi parrocchiani regalando loro un’immagine con la ‘Preghiera in Famiglia’ di Madre Teresa di Calcutta: un modo per ricordare che un padre di riferimento seppur coi limiti dell’uomo sempre ribaditi con l’umiltà che tanta stima gli è valsa, nei momenti di gioia come nelle difficoltà, per Cogollo continuerà ad esserci ancora a lungo.

Marco Zorzi (foto L.Zorzi)

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