E’ stata depositata in Consiglio regionale una mozione di riserva nei confronti dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Elena Donazzan. L’atto di censura, presentato in base all’articolo 33 dello Statuto veneto, è firmato dal portavoce delle opposizioni Arturo Lorenzoni e sottoscritto da Erika Baldin del M5s, dai dem Giacomo Possamai, Vanessa Camani, Annamaria Bigon, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni Francesca Zottis, da Elena Ostanel (Veneto che Vogliamo), da Cristina Guarda di Europa Verde e da Stefano Valdegamberi del Gruppo misto. La mozione invita il Consiglio ad esprimere “formale riserva nei riguardi delle affermazioni pubbliche e del contegno tenuto dall’assessore”, che ha intonato la canzone ‘Faccetta nera’ nella trasmissione “La Zanzara” in onda lo scorso 8 gennaio, e invita il presidente Zaia a “comunicare le determinazioni che intende assumere”.

“Durante la puntata della trasmissione radiofonica – spiegano i firmatari – Donazzan ha sostenuto che intonare quella canzone rappresentava una forma di goliardia”. Si è inoltre espressa affermando che “all’epoca nelle case uno cantava Faccetta Nera e un altro Bella Ciao, siamo figli e nipoti della stessa Italia”. In questo modo, però, “è arrivata ad equiparare chi ha lottato per la libertà e i valori alla base della nostra Costituzione con chi ha, invece, ha portato avanti valori opposti, ispiratori del regime autoritario e antidemocratico”. Donazzan, peraltro -proseguono i consiglieri – non è nuova a episodi simili: nel 2019, sempre ai microfoni de “La Zanzara”, definì Benito Mussolini “un grande statista”.

Secondo i presentatori della mozione “queste esternazioni si pongono in netto contrasto con la natura antifascista della Costituzione e sono antitetiche rispetto ai valori di decoro e dignità che devono venire incarnati dagli amministratori pubblici”.

Per gli 11 sottoscrittori “le uscite dell’assessore Donazzan, che peraltro ricopre un ruolo particolarmente delicato dato che detiene le deleghe alle politiche educative e alla formazione, ledono l’immagine della Pubblica Amministrazione”. Chiedono quindi di “riaffermare con forza l’essenziale natura democratica e antiautoritaria del Consiglio regionale e della Giunta”.

 

Non ho nulla di negativo da dire sull’operato da assessore di Elena Donazzan, sempre attenta e presente nel suo settore, ma non posso che condannare quanto accaduto durante la trasmissione ‘La Zanzara’. In ogni caso, trovo offensivo per i veneti, che stanno affrontando il dramma dell’emergenza sanitaria, dover constatare come, politici e assessori, che dovrebbero rappresentarli, stanno perdendo tempo intorno a questioni di questo tipo. Fratelli d’Italia ha niente di costruttivo da proporre?”. Questa la posizione assunta dal Capogruppo di Zaia Presidente a palazzo Ferro Fini, Alberto Villanova.

“Mi rivolgo ai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia – continua Villanova – A volte, vista la loro attività politica e consiliare, abbiamo il dubbio che non facciano parte della nostra maggioranza, o che lo siano solo a intermittenza. Abbiamo appena votato insieme il bilancio, eppure continuano a presentare richieste di ristori alla regione invece di rivolgersi al Governo. Cosa che solitamente fa la minoranza”. “Se invece ci sono state decisioni diverse che nel frattempo ci siamo persi, basta saperlo – conclude Alberto Villanova – In un momento drammatico come questo, i cittadini veneti hanno bisogno di concretezza, coerenza e sostegno, non certo di canzonette di un triste passato”.

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