Niente più Coca Cola al Rifugio Campogrosso di Recoaro, ma solo “bibite prodotte con le acque delle nostre montagne: le Piccole Dolomiti”.

La famiglia Dal Ferro e lo staff hanno stretto un patto con i fratelli Pasarella, titolari della distribuzione di bevande e hanno deciso di puntare su prodotti locali, con cibi stagionali e lavori che migliorino l’efficienza energetica e riducano l’impatto ambientale.

Solo bibite in contenitori di vetro e rendere, in questo caso del marchio Fonte Margherita, di Valli del Pasubio.

“Siamo felici di informarvi che abbiamo deciso di sostituire definitivamente le bevande del gruppo Coca Cola con le bibite in vetro a rendere di Fonte Margherita, prodotte con le acque delle nostre montagne: le Piccole Dolomiti – hanno spiegato Lorenza Spanevello e Elia Mantiero – Questa scelta è frutto della nostra continua ricerca in una sempre maggior coerenza tra l’ambiente naturale che circonda il rifugio e l’attività del rifugio. E’ un impegno che portiamo avanti da tempo con una cucina del territorio attenta alla stagionalità dei prodotti, con lavori che migliorano l’efficienza energetica del rifugio e riducono il nostro impatto ambientale, con eventi culturali e attraverso collaborazioni con virtuose realtà locali. Una decisione resa possibile grazie alla speciale collaborazione e amicizia con Fratelli Passarella Distribuzione Bevande e che poggia su tre aspetti fondamentali: territorio, sostenibilità e salubrità”.

Territorio perché le bibite sono prodotte con le acque delle Piccole Dolomiti e imbottigliate da Fonte Margherita a Torrebelvicino favorendo così l’occupazione locale e valorizzando l’acqua, una risorsa importante del nostro territorio. Sostenibilità perché tutte le bottiglie in vetro verranno rese a Fonte Margherita, lavate e re-imbottigliate, riducendo così la quantità di rifiuti prodotti dal rifugio e le emissioni di C02 legate al trasporto merci. Salubrità in quanto le bibite sono più salubri dal momento che contengono solo zuccheri della frutta, aromi naturali e non contengono coloranti artificiali.

“In più, secondo noi, sono anche più buone – hanno concluso da Rifugio Campogrosso – Ci auguriamo che gli amici e amiche del rifugio e i nostri affezionati clienti apprezzino questa scelta e questo percorso di sostenibilità. Un percorso che riguarda tutti noi”.

A.B.

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