Dopo la mozione di riserva presentata in consiglio regionale da parte di 11 consiglieri dell’opposizione che verrà discussa martedì prossimo arriva la lettera di Elena Donazzan.

“Se qualcuno in buona fede si fosse sentito offeso in qualunque misura, me ne scuso perché con altrettanta buona fede e certamente con un po’ di leggerezza, ho partecipato ad una trasmissione di satira notoriamente informale, irridente e a tratti sopra le righe”.

Ha i toni decisamente seri e in alcuni passaggi di mortificazione la missiva inviata all’intero consiglio regionale da parte dell’assessore regionale Elena Donazzan, in questi giorni al centro di una polemica di cui si sono occupati anche i media nazionali. Un fuoco incrociato, tra chi l’ha giudicata una fomentatrice di odio e gli haters che sui social l’hanno insultata e minacciata con termini irripetibili. Qualcosa di portata esagerata, che mai Elena Donazzan si sarebbe aspettata e che approderà sugli scranni del consiglio come ordine del giorno.

“Un appello, nominale come la mozione, vorrei farlo io idealmente a tutti coloro che credono debba cessare il clima di guerriglia permanente creato da italiani contro gli italiani – ha scritto –. Che si guardi verso il futuro, si costruisca un’unità di intenti, una fratellanza vera ed una vera pacificazione. Chiedo dunque che vengano giudicate allora anche queste mie parole, che sono il mio sentimento più autentico e profondo”.

Elena Donazzan, nell’accorata lettera, ci tiene a sottolineare di non aver mai alimentato l’odio, ma di averlo subito in questi giorni: “Non auguro a nessuno di vivere così come io ho vissuto questi giorni di offese, insulti, minacce e ringrazio di cuore le migliaia e migliaia di cittadini di estrazione diversa, di appartenenza politica diversa, italiani e stranieri che mi sono stati vicini. Il consiglio regionale può diventare il luogo della censura oppure ribadire ancora una volta che la libertà viene prima di tutto.  Come? Diventando il laboratorio per una proposta di legge nazionale che tuteli la libertà di espressione anche sui social, piattaforme che ormai rappresentano lo scenario di nuove guerre combattute con troll, hackeraggi e manipolazioni”.

Zaia: “trasmissione Zanzara è di assoluta goliardia”

Il caso ‘faccetta nera’ è stato affrontato anche durante il punto stampa del presidente della regione Luca Zaia. “L’assessore Donazzan ha chiesto scusa a tutti i consiglieri regionali. Il fatto è infelice, da condannare senza se e senza ma e preferisco non aggiungere altri contenuti. Il contesto della trasmissione lo conosciamo ed è di assoluta goliardia, improvvido andare in un momento come quello attuale in un contesto di quel tipo”.

Le parole di Zaia sono state chiare, nessuna rimozione dall’incarico per Elena Donazzan, alla quale, fin dalle prime ore della polemica, Zaia aveva chiesto di chiedere scusa giudicando una leggerezza aver cantato ‘Faccetta nera’ in un momento così particolare. Zaia ha comunque rimesso nelle mani del consiglio la mozione di riserva degli 11 consiglieri dell’opposizione.

11 consiglieri presentano mozione di riserva su assessore Donazzan

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