Si è presentato all’intervista concessa senza battere ciglio, con la divisa da volontario dell’associazione Carabinieri in Congedo dopo aver terminato il turno di servizio al mercato di Malo, dove opera per l’ordine pubblico per la sicurezza degli avventori. Sotto al braccio, il calendario dell’Arma, simbolo di rigore, rispetto e istituzione. Un omaggio, che racconta molto di lui e del rispetto dei ruoli.

Aspetto elegante e perfetto italiano, si evince l’esperienza decennale nell’amministrazione pubblica e quel ‘popolarese’, che non scade mai, tipico di chi è abituato al contatto con la gente.

Sessantacinque anni anni, maladense doc, Adriano Addondi, quando parla di Malo gli brillano gli occhi ed è un fiume in piena quando si confronta sulla politica. Bastano  cinque minuti di conversazione per connotarlo tra quegli ex amministratori che sembrano spariti dal nostro territorio, che sembran0o aver lasciato il posto all’improvvisazione e di cui invece, avremo tanto bisogno in un momento difficile come quello che stiamo attraversando.

Sposato, con 2 figli e 3 nipoti, Addondi è un fedelissimo della Lega: “Sono entrato nel 1994 grazie ad Antonio Burin, che ,colpito dal mio impegno all’interno dell’organizzazione del Carnevale maladense, mi convinse ad entrare in un partito in cui sono cresciuto – racconta Addoni – .Ho fatto il consigliere comunale di opposizione. Ricordo quegli anni come una vera e propria scuola di politica, che mi ha insegnato come funziona la macchina amministrativa e forgia veramente.

Siamo abituati a vedere bistrattare l’opposizione, come se fosse un ruolo minore e come se, trattandosi di chi non ha vinto le elezioni, i consiglieri di minoranza avessero meno valore…

E’ un errore, il ruolo dell’opposizione è fondamentale per quel lavoro di controllore che il consigliere di minoranza deve avere all’interno di un’amministrazione comunale. E’ un ruolo importantissimo, si tratta di cittadini che sono comunque stati votati perché qualcuno ha avuto fiducia nella loro persona e in nome di quella scelta all’interno dell’urna elettorale è giusto che anche l’opposizione ricopra con valore il proprio ruolo istituzionale.

E dopo la lunga esperienza in opposizione?

Per 11 anni ho fatto l’assessore ai Lavori Pubblici: mi sono occupato di parte dei cimiteri, delle scuole, del verde pubblico.

Che tipo di assessorato è quello ai Lavori Pubblici?

Si tratta di un assessorato baricentrico, quello che se gestito con competenza rende grande una città. Ho vissuto l’arrivo del patto di stabilità e in quegli anni si iniziava a parlare della Pedemontana. Pensi che doveva essere in sovra elevata e nel progetto iniziale non doveva esserci il casello. Mi sono battuto per quel casello, andando in Regione e facendo capire che non si poteva devastare il territorio di Malo senza averne in cambio dei benefici.

Quindi lei andava personalmente in Regione?

Certo che sì, almeno una volta al mese, per confrontarmi e per dare un contributo in rappresentanza di Malo sui progetti in cantiere.

Quando andava in Regione che atteggiamento aveva? Era timoroso?

No, se sai quello che vuoi per il bene del paese e conosci regole e leggi, non ha senso avere paura. Un amministratore comunale al cospetto dei rappresentanti regionali che decidono, deve essere autorevole, preparato e dimostrare di avere le idee chiare.

Lei è un leghista doc ed è iscritto da 25 anni al Carroccio, è stato mai condizionato dal partito?

Mai, non ho mai ricevuto imposizioni ed il mio mandato è stato sempre ispirato ai principi del confronto e della progettualità per il bene del paese.

Come deve essere un sindaco ?

Deve avere capacità e visione del futuro. Oggi si parla di fusione con Monte di Malo, ma sono stato io che ho lanciato per primo la proposta, che oggi non ha più il valore di un tempo. Un primo cittadino, oltre ad avere visione e progettualità, deve possedere competenza, capacità d’ascolto e deve sapere gestire le risorse comunali. Imprescindibile il valore dell’umiltà.

Mi può citare due esempi di primi cittadini che lei stima?

Attualmente ho stima del sindaco di Cartigliano, persona capace e competente, lo seguo con ammirazione. Un altro sindaco dei miei tempi, per il quale nutro stima, è Giuseppe Berlato Sella. Chi ne capisce di politica e di amministrazione sa che Schio sta raccogliendo i frutti della progettualità messa in atto da questo sindaco di grande visione e competenza. Grande sindaco è stato per la vicina Thiene Titti Schneck, uomo colto, capace, grande conoscitore della macchina istituzionale e con cui potevi confrontarti su ogni argomento. Non c’è alcun tema sul quale non risulti preparato.

Percepisco una sorta di nostalgia per il ‘passato’…

Erano tempi diversi, dove la preparazione, la formazione attraverso la gavetta, sembrano spariti lasciando il posto ad un mondo politico fatto di slogan, apparenza, spritz e improvvisazione. Una società fatta di messaggi whatsapp. Ricordo che il mio campanello di casa suonava per i cittadini che avevano bisogno, altro che facebook e messaggini. La gente ti arrivava dietro la porta per raccontarti i suoi problemi, i suoi bisogni, tutto restava in camera caritatis ed erano opportunità di confronto per capire i veri bisogni dei cittadini.

Lei è molto impegnato nell’Associazione Volontari Carabinieri in Congedo, di cosa vi occupate?

Di tutto, siamo un servizio di trasporto, di vigilanza anche a scuola. In questo momento stiamo dando anche assistenza per le vaccinazioni.

Le sta a cuore il tema sicurezza…

Moltissimo. Il nostro è un continuo interfacciarci con la Polizia Locale Nordest Vicentino e Alto Vicentino, cosa che dovrebbe fare anche la Polizia di Malo.

Tutti questi anni con la tessera della Lega, com’è cambiata nel tempo?

(…tira un sospiro) Oggi c’è meno confronto, meno discussione, si registra un distacco dalla base. Bisogna recuperare la voglia di fare gruppo, di trovarsi, di confrontarsi sui temi. I tempi sono cambiati, una volta, all’interno di partito, ti formavi e crescevi, oggi non è più così.

Natalia Bandiera

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