Il 2023 è stato l’anno record in assoluto per il sistema trapianti della Regione Veneto, con aumenti in numeri assoluti e in percentuale mai registrati prima in ogni settore, in aumento in doppia cifra per quasi tutte le voci. Tra i molti dati, da sottolineare che nel 2023 i trapianti d’organo da donatore deceduto sono stati 680 rispetto ai 522 del 2022 (più 30%); i trapianti di organi da donatore vivente (concentrati su fegato e rene) sono stati 752 contro i 604 del 2022 (più 24,5%).

Report annuale alla mano, questo vero e proprio “miracolo veneto” è stato illustrato oggi dal Presidente della Regione, Luca Zaia, che era affiancato dall’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin e dal Coordinatore del Centro Trapianti Veneto Giuseppe Feltrin.

Da record anche il fondamentale aspetto della donazione, nell’ambito del quale la percentuale di diniego alla donazione è stata in Veneto del 19%, contro il 31,5% nazionale.

“Sono convinto – ha detto Zaia – che tutto questo, quando ci saranno i Report anche dalle altre regioni, ci porterà a dei primati nazionali, perché i numeri del 2023 entrano di diritto nella storia della sanità veneta, con effetti speciali che, per tutti i beneficiari di una donazione di organi o tessuti, significa vita, salvata o straordinariamente migliorata. La cultura della donazione – ha aggiunto – è diventata endemica nel nostro Veneto e questo ci rende orgogliosi, per la generosità e la consapevolezza dei donatori e per lo straordinario lavoro di sensibilizzazione portato avanti da un volontariato numeroso, attivo, entusiasta, che sa bene quanto sia importante l’attività divulgativa. E’ anche la cartina tornasole di un sistema sanitario davvero maturo, di grande qualità, in grado di rendere prassi consolidata quello che fino a pochi anni fa apparteneva alla sola ricerca scientifica o a mete che gli stessi esperti ritenevano appartenenti ad un futuro lontano. Il Veneto è tutto questo: c’è di che essere davvero orgogliosi”.

“Ci abbiamo creduto fino in fondo nel passato e ci crediamo ancora di più oggi di fronte a questi risultati – ha detto la Lanzarin – soprattutto grazie a un sistema sanitario tecnicamente eccellente, organizzato al meglio, composto da sanitari e da team che si mettono a disposizione 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Per loro non ci sono Natale o Pasqua, ma vite da salvare, a prescindere, in qualsiasi momento. Al ringraziamento, con pari forza, unisco tutto il mondo del volontariato impegnato nella divulgazione della cultura del dono. È un lavoro insostituibile, che si esplica anche, meritoriamente, sul fronte del rifiuto, con risultati eccezionali”.

Riguardo al dono, il Report riporta che i potenziali donatori di organi che sono stati valutati nel periodo gennaio-dicembre 2023 sono stati 361, contro i 295 del 2022 con un incremento del 22,4%. La mediana dei donatori valutati nel periodo 2016-2023 si attesta a 280 casi contro i 196 del periodo 2006-2015. Se poi si valutano i donatori effettivi (ossia quelli che hanno consentito il trapianto di almeno un organo), il dato del 2023 si attesta a 226 vs 177 del 2022 con un incremento del 27,7%, il miglior risultato. La mediana dei donatori effettivi nel periodo 2016-2023 si attesta a 157 casi contro i 116 del periodo 2006-2015.

Riguardo ai donatori di organi a cuore fermo, quelli valutati dalle equipe venete sono stati 35 contro i 14 del 2022 con un incremento del 150%. Per i donatori effettivi (ossia quelli che hanno consentito il trapianto di almeno un organo) di organi da donatore a “cuore fermo”, il dato del 2023 si attesta a 34 vs 11 del 2022 con un incremento del 209%.

L’implementazione a livello regionale della donazione a cuore fermo ha consentito di eseguire, tra il 2018 e il 2023, 146 trapianti in più rispetto a quelli che si sarebbero eseguiti con la sola donazione a “cuore battente”. Da segnalare come l’incremento della donazione a “cuore fermo” del 2023 abbia consentito di effettuare 91 trapianti verso i 22 del 2022, con un incremento del 314%.

Il Report riporta inoltre che nel 2023 in Veneto è stato effettuato il primo trapianto di cuore da donatore a “cuore fermo” d’Italia: nel Veneto sono già 5 i cuori trapiantati nel 2023. Inoltre nel 2023 in Veneto è stato raggiunto un nuovo record nazionale, con la donazione di un organo dal donatore a cuore fermo più anziano d’Italia: 92 anni.

Anche la donazione di tessuti ha avuto un andamento positivo nel 2023. Infatti, sono stati ben 2660 i donatori di tessuti oculari del 2023 contro i 2441 del 2022, con un incremento del 8.9% e il raggiungimento del livello di donazione più alto di sempre del Veneto. Risulta in crescita anche la donazione multi tessuto con 152 donatori del 2023 contro i 145 del 2022. Sono aumentati del 13.5% i donatori di cute del 2023 (118 contro 104 del 2022).

Raggiungono livelli da record regionale anche le iscrizioni al registro IBMDR Veneto dei nuovi candidati alla donazione di midollo con 5760 nuovi iscritti nel 2023 versus 4952 del 2022, con un balzo in avanti del 16.3%. Conseguentemente, nel 2023 hanno raggiunto livelli da record anche le donazioni di midollo con 107 casi contro i 96 del 2022, pari ad un incremento del 11.5%.

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