Manca personale nei centri per anziani ma nel territorio della Ulss7 Pedemontana i servizi sono garantiti.

Lo assicurano i sindaci del Distretto 2, che consapevoli del problema, che in alcune aziende sanitarie venete ha innescato addirittura il pericolo di sospensione di alcuni servizi in strutture in cui vengono ricoverati gli anziani bisognosi di assistenza, hanno incontrato il direttore dei Servizi Socio Sanitari Pierangelo Spano per verificare la situazione nel territorio dell’Alto Vicentino e poter rassicurare le famiglie.

Tutto ok per il momento, anche se sul tavolo rimane la questione legata al costo dei servizi, con i costi delle case di riposo aumentati a causa della pandemia ed esiste la preoccupazione che ci siano ricadute sulle famiglie.

“La questione, assai complessa, verrà ripresa tra 15 giorni con un approfondimento supportato da un’audizione con il referente regionale di queste realtà, anche per valutare le opportune iniziative da assumere come Comitato dei Sindaci”, ha sottolineato il presidente Franco Balzi.

La criticità dell’Area Anziani ha richiesto anche il monitoraggio relativo allo Sportello Badanti, che in via sperimentale ha mosso i primi passi negli scorsi mesi.

“Stiamo verificando la possibilità di dare in futuro stabilità e continuità a questo servizio, particolarmente apprezzato dalle famiglie”, hanno specificato i primi cittadini dell’Alto Vicentino.

Sotto i riflettori anche la situazione della Ipab La Casa di Schio.

Crescono i minori con patologie complesse

Crescono nell’Alto Vicentino i minori con patologie complesse e anche in questo ambito i centri residenziali registrano un calo del 30% del personale. “Qui non ci sono però i parametri drammatici che si registrano in altri territori della Regione, e che in quei casi mettono a rischio lo stesso svolgimento delle attività ordinarie”, hanno rassicurato i sindaci del Distretto 2.

Sandro Maculan, sindaco di Zugliano e referente del Tavolo Salute Mentale, ha presentato un’articolata relazione su quest’Area, anche a seguito della recente riunione del Tavolo di Dipartimento, a cui partecipano abitualmente anche altri soggetti istituzionali. Molte le questioni analizzate, a partire dal nodo legato alla copertura sanitaria dei costi sulla residenzialità, a quella legata alla crescita del numero dei minori coinvolti in situazioni di patologia complessa, per arrivare ad una precisa fotografia legata all’organico medico a disposizione.

“Lo sforzo organizzativo prodotto nell’Alto vicentino, pur nelle difficoltà richiamate, ha permesso nei mesi scorsi la parziale riattivazione dei servizi del Centro di Salute Mentale che gravitano su Schio – ha evidenziato il presidente Franco Balzi – La prospettiva è quella di poter garantire questo livello di prestazioni, in attesa dell’esito di alcuni concorsi, che ci si augura possano garantire risorse professionali aggiuntive”.

Più facile il contatto con il Medico di famiglia

Un ulteriore confronto tra i sindaci del distretto Alto Vicentino e la direzione socio sanitaria della Ulss7 Pedemontana è stato sviluppato sull’operatività delle Medicine di Gruppo, ed in particolare sulla necessità di trovare soluzioni funzionali al sistema di prenotazione e di interlocuzione con il proprio medico, “che rappresenta soprattutto per le persone anziane un ostacolo oggettivamente problematico”. La Direzione ha aggiornato l’Esecutivo sull’iter in corso relativo alla definizione del futuro ‘patto con i medici’, che andrà a definire nel dettaglio anche questo delicato aspetto. “Sulla questione, al pari di quella legata alle ricadute attese del PNRR sul nostro territorio, sulle quali si resta in attesa di precise indicazioni regionali, sono stati programmati due focus di approfondimento per i prossimi incontri”, ha concluso Balzi.

A.B.

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