Una cinquantina di persone volontarie si sono ritrovate lo scorso 16 marzo in occasione della 12esima edizione di “PuliAmo Marano”, manifestazione organizzata dalla Consulta alla Qualità del territorio con l’Amministrazione comunale e in collaborazione con Alto Vicentino Ambiente – AVA. “Dopo la sosta forzata del periodo pandemico e la ripresa dell’iniziativa dallo scorso anno, questa dodicesima edizione ha visto nuovamente la cittadinanza e le associazioni partecipi e protagonisti”, dice l’assessore Filippo Fabris.
46 volontari, tra gruppi associativi e singole persone, dotati di pinze, sacchi e contenitori si sono sparpagliati durante l’iniziativa – rimandata più volte a causa delle piogge insistenti – nelle varie zone del paese per raccogliere diversi rifiuti. Hanno partecipato anche alcuni bambini: pieni di entusiasmo ed energia hanno contribuito a ripulire piazza Silva, il parco Marconi e le vie adiacenti.
Al termine della manifestazione, sono stati raccolti una cinquantina di sacchi di rifiuti, composti da bottiglie in vetro, lattine, imballaggi, carta e un considerevole numero di mozziconi di sigaretta.

Grazie al lavoro dei volontari, sono stati individuati e segnalati anche alcuni abbandoni incontrollati di rifiuti speciali, come resti di amianto e pneumatici, che AVA provvederà a raccogliere.
Durante la raccolta sono stati trovati anche dei documenti che potrebbero aiutare a risalire agli autori di sversamenti non autorizzati. I documenti sono stati consegnati alla Polizia municipale.
L’iniziativa, inoltre, ha anche contribuito al recupero di alcuni documenti d’identità verosimilmente rubati, che saranno riconsegnati ai proprietari.

“Nelle prossime edizioni di PuliAmo Marano contiamo di essere più numerosi, in modo da realizzare un lavoro capillare in tutto il territorio comunale – spiegano i volontari -. Dobbiamo continuare a sensibilizzare i cittadini e le cittadine a utilizzare tutte le forme di raccolta che abbiamo a disposizione, a cominciare dai cestini situati nelle piazze e lungo le piste ciclabili, la raccolta porta a porta, le campane per i rifiuti domestici e fino all’ecocentro per i rifiuti ingombranti o pericolosi”.
“L’esperienza all’aria aperta e dal vivo nella raccolta in prima persona dei rifiuti abbandonati nel proprio territorio rappresenta, negli intendimenti di AVA, la via migliore per stimolare la riflessione e la presa di consapevolezza della cittadinanza sul valore del decoro e della cura del proprio territorio, inteso anche come rispetto e pulizia”, afferma Alessia Lazzaretto, consigliera di AVA.
Infine, l’assessore Fabris ringrazia “tutti i partecipanti e la Consulta alla Qualità del territorio, che si è impegnata molto e ha ottenuto ottimi risultati. Guardiamo già alla prossima edizione con idee nuove e ulteriori coinvolgimenti”.

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