Vetro nei sacchi della plastica, elettrodomestici, latte e lattine gettati a caso e la raccolta differenziata spinta, fiore all’occhiello del comune di Marano Vicentino, viene compromessa.

Lo denuncia il comitato Marano Pulita, ma è un fatto che riguarda anche altri comuni.

L’educazione civica evidentemente non ha ancora fatto la dovuta presa sul pubblico e sono ancora molte (troppe) le persone che non differenziano i rifiuti nel modo corretto, con il rischio di comportare danni economici ad un sistema che, oltre a contribuire al bene del pianeta, potrebbe ripercuotersi in modo positivo sulle bollette.

“Con qualche piccolo e curioso giro di controllo per Marano Vicentino, durante la serata di giovedì, prima della raccolta dei sacchi preparati con plastica e lattine, ci si trova a scoprire una triste realtà della differenziata spinta – spiegano da comitato Marano Pulita – All’interno delle apposite buste in nylon preparate, per il ritiro porta a porta, sono stati notati cartoni del latte, barattoli di vetro, una tazza in ceramica, piccoli elettrodomestici, insomma parecchio materiale non compatibile con la maggioranza del rimanente contenuto. Quello che sembra essere un peccato veniale, una piccola scorrettezza, rischia di mettere a dura prova la filiera, per il corretto recupero del materiale contenuto nei sacchi. Cosa succeda in questi casi, nella sede dell’ente addetto al riciclaggio, è difficile saperlo di preciso ma, è evidente come ‘incidenti’ del genere possano mettere a rischio la giusta separazione fatta in precedenza, da molti corretti cittadini”.

Non succede solo a Marano

La raccolta differenziata, che entro il 2020 dovrebbe raggiungere quota 76% in tutta la Regione su imposizione del regolamento europeo, funziona bene nell’Alto Vicentino, con i dati di Ava che oscillano intorno al 68% e vengono abbassati solo dai dati di alcuni comuni influenzati dalle presenze turistiche.

“Qualche giorno fa ho litigato con un signore che ha gettato indistintamente materiale vario all’interno del bidone della plastica nei cassonetti dei rifiuti al Parco del Donatore di Thiene – ha denunciato B.C., impiegata 47enne, nostra lettrice particolarmente sensibile sui temi ambientali – Basterebbe poco, soprattutto per i rifiuti che non si decompongono, per riporre le immondizie negli appositi bidoni e semplificare sia il lavoro degli operatori che il riciclo”.

Lo smaltimento dei rifiuti

“Il punto di partenza è senz’altro la prevenzione e di conseguenza la riduzione del rifiuto prodotto – spiegano da Ava (Alto Vicentino Ambiente) – La gestione del rifiuto dev’essere effettuata in modo integrato attraverso le altre tre aree: recupero di materia, recupero di energia, discarica. I valori di gestione dei rifiuti nei Comuni Ava sono i seguenti: 67,02 % recupero di materia; 30,09 % recupero di energia; 2,89% discarica. Pertanto la gestione attuata si colloca in linea con le migliori performance a livello europeo”.

Anna Bianchini

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