E’ cominciato l’alpeggio in altopiano di Asiago e inizia, o continua, la predazione del lupo. Due in pochi giorni, tra Asiago  e Gallio, con dei vitelli uccisi in località Ekar e in Val dei Ronchi.
Un epidosio che aumenta rabbia e preoccupazione degli allevatori, per la presenza del lupo che non solo uccide le loro bestie, ma rischia di compromettere una stagione.
Si ‘caricano’ le malghe e chi, ogni anno, le fa rivivere nutre un senso di abbandono. Duecento i casi di attacco nella passata stagione, in tutto il Veneto. E il problema, o meglio,  la soluzione non trova sbocco.

Una rabbia riportata da Il Giornale di Vicenza, che pone l’accento sulle risorse stanziate in soccorso dei boschi abbattuti dalla tempesta Vaia dello scorso ottobre. “Se avessero usato metà di quesi soldi sulla questione lupi, oggi non ci sarebbe questo allarme”, hanno dichiarato alcuni allevatori al quotidiano, criticando anche le misure regionali, “tenere i cani da guardania, o mettere rete alti per circondaee l’alpeggio, risulta impraticabile”. Coi pascoli attraversati da decine di sentieri, molto frequentati da escursionisti o amanti della montagna, le misure di prevenzione potrebbero ostacolarne il turismo.

di Redazione AltovicentinOnline

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