Dal fronte della Grande Guerra ai giorni nostri, da Asiago a Roma, il ‘presepe di guerra’ realizzato dai soldati in trincea, nel dicembre del 1917, tra i boschi dell’altipiano a quota 1920.

Un pezzo di storia, simbolo della voglia di pace dei soldati chiamati al fronte centouno anni fa, nella notte del ‘bambinello Gesù’, adagiato su di una culla ricavata dal pezzo di una granata e al suo fianco solo San Giuseppe. Una semplice ma preziosa testimonianza della speranza natalizia, che oggi fa parte di una collezione privata dell’architetto Roberto Nivolo.

Il presepe di guerra sarà visibile sino al 6 gennaio a Roma, nel Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, in una vetrina nella sala della I guerra mondiale del Museo romano. L’evento, a cura di Mara Minasi e Graziella Antonucci, è promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

di Redazione AltovicentinOnline

 

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