Saranno 13 ore di processione, tra Asiago, Roana e Gallio. Sabato 12 maggio torna la ‘Grande Rogazione’, 33 chilometri, col Crocefisso in testa. Una tradizione nata da secoli, fondata sulla preghiera come atto propiziatorio per il raccolto.

Il percorso prenderà il via dal Duomo di Asiago, alle 6, e si snoderà tra i pascoli dell’altopiano, coi pellegrini che seguono il Crocefisso, al quale mai dovranno voltare le spalle. Tra le tappe, significativa quella al Lazzaretto, dove verrà celebrata una messa e le donne regaleranno agli uomini delle uova, nel nome dell’amore e della stima. Lo stendardo col Crocefisso si rimetterà poi  in movimento, portando con sè le persone a Camporovere, poi sul Monte B. e ancora a Gallio dove, con dei rametti di pino, ogni capo verrà adornato.

Un serpentone di fedeli che, nel corso degli anni, s’ingrossa coi numerosi turisti che scelgono la montagna dell’altopiano come meta di vacanza.
Ma la prerogativa della ‘Rogazione’ non viene mai svilita. Fondamentale per i residenti che la natura religiosa resti viva, per augurare prosperità alle seminagioni.

Un cammino di fede che, ad Asiago, si compie il giorno prima dell’Ascensione, che ricorre quaranta giorni dopo la morte e la risurrezione di Gesù.  Una processione che si conclude nel punto d’inizio: dopo le 13 ore di cammino i pellegrini tornano ad Asiago, entrando in Duomo dove verrà celebrata la  messa per la ‘Grande Rogazione’.

di Redazione AltovicentinOnline
ph Asiago.it

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