Una fusione che a Lusiana-Conco più che unire sembra dividere. A quasi due anni di distanza Conco vivrebbe uno scotto pesante: uffici e servizi accentrati a Lusiana e sportelli comunali aperti a singhiozzo nel territorio conchese. Con le due frazioni ancora orfane dei municipi previsti dallo statuto comunale la consigliera comunale d’opposizione Paola Girardi chiede: “non c’è equità: è giusto così? Conco sta pagando un prezzo troppo alto”  e si rivolge a Zaia per il futuro di Conco.

Una domanda che la stessa Girardi ha rivolto a più livelli istituzionali. Partendo da Zaia e arrivando sino a Roma, al dipartimento per gli affari territoriali del ministero degli interni: una missiva della consigliera comunale per cercare quelle risposte che non avrebbe ottenuto dalla sindaca Antonella Corradin.
Una spaccatura tra due territori che, sull’esito del referendum consultivo regionale del 16 dicembre 2018, diedero il ‘sì’ alla fusione: a Lusiana vinse il 74,11%, su un’affluenza del 44,29%, mentre a Conco i ‘sì’ si attestarono sul 50,53% con un’affluenza del 46,22%. Una volontà popolare, quindi, favorevole all’unione dei due paesi per garantire, questo vuole una fusione, minori spese e maggiore offerta di servizi ai cittadini: il tutto in modo omogeno, senza trascurare la qualità del lavoro comunale offerto a ciascun cittadino, assicurando condizioni di parità ai cittadini. Ma così non sarebbe come sottolinea Girardi nella sua missiva, soffermandosi sull’operato di un’amministrazione targata Corradin in cui predominerebbe il motto “divide et impera-scrive-L ’attuale amministrazione del nuovo Comune, la stessa in sostanza che per 20 anni aveva governato Lusiana e che aveva fatto promesse a destra e a manca, avrebbe potuto tentare di ricucire ed unire. Forse, e dico forse, il processo di unificazione era un passaggio obbligatorio, ma la comunità di Conco ha pagato o sta pagando un prezzo troppo alto”.

Per dare una spinta all’unificazione dei due territori non mancano sicuramente le risorse. Quelle che pescano dai contributi regionali e statali e che, per Lusiana-Conco, sinora ammontano a quasi 1 milione di euro. Fondi che lo Stato garantirà per i primi 10 anni, oltre al contributo straordinario di 480mila euro staccato dalla Regione Veneto nell’agosto del 2019. Da Roma, invece, un acconto di circa 590mila euro su un contributo statale di circa 716mila euro. Denari che, questo prevede la norma, devono essere usati come ‘vero motore’ per gli investimenti su tutto il territorio del nuovo Comune formato. Eppure, a Lusiana-Conco qualcosa non torna per la consigliera Girardi: “la rappresentanza in amministrazione è di fatto solo su carta- scrive ancora-i consigli comunali vengono tenuti quasi sempre a Lusiana, imposte e tasse non sono allineate perché i contributi statali e regionali sono stati diversamente utilizzati”.

Dopo due anni, in più, la riorganizzazione degli uffici comunali esita. Inoltre, non sono stati istituiti i due municipi, uno a Lusiana e uno a Conco, dove ciascuna persona possa portare il proprio contributo alla vita del paese. Luoghi, questo dovrebbero rappresentare i municipi menzionati nello stato comunale di Lusiana-Conco redatto nel febbraio del 2019, dove valorizzare le specificità territoriali ed assicurare adeguate forme di partecipazione ai cittadini.

Punto dolente per Paola Girardi il fatto che Conco sia stato privato di uffici comunali, con dipendenti a fare la spola con Lusiana. “Edilizia privata e pubblica funziona ad intermittenza per tre ore la settimana, l’anagrafe è presente ma quando l’impiegato è assente lo sportello rimane chiuso-sottolinea sempre Paola Girardi-Per l’ufficio tributi, spostato a Lusiana, è rimasto uno sportello a Conco aperto tutti ma, dal 1° gennaio, l’impiegata ha chiesto il trasferimento a Gallio. L’addetto alla ragioneria, dello sportello di Conco, tra poco va in pensione: verrà sostituito? Infine, segreteria e protocollo: ufficio presente a Conco ma senza un responsabile fisso e con un dipendente che si alterna con Lusiana, con ovvia diminuzione di orario di servizio a Conco”. Nell’elenco stilato dalla consigliera comunale non manca il ruolo ai servizi sociali: “è attualmente vacante, speriamo in un prossimo futuro in un’equa ripartizione della risorsa umana”. Una situazione, questa, cristallizata nella lettera della consigliera Girardi, anche se a Conco non manca un avviso ai cittadini che informa della copertura settimanale dell’apertura degli uffici comunali.

“Quale futuro a Conco?”
Eppure i punti interrogativi sul destino di Conco pesano per la consigliera comunale  Girardi.“Questi primi 2 anni di fusione sono stati carichi di cambiamenti peggiorativi-continua nella sua lettera-Ovviamente solo per la parte che riguarda i cittadini dell’ex Comune di Conco, in quanto quelli dell’ex Comune di Lusiana non hanno avvertito alcun cambiamento, come da promesse fatte durante le due campagne elettorali: per la fusione e per le elezioni comunali”. Nel frattempo, come la consigliera comunale Girardi precisa nella sua lettera, cominciano a latitare altri servizi che Conco era abituato ad avere. “Si sta smantellando l’ufficio postale di Fontanelle-scrive ancora Paola Girardi-Il tutto nel silenzio del sindaco, nonostante siano state raccolte più di 1000 firme e sottoposte alla sua attenzione oltre alla direzione di poste italiane-conclude Paola Girardi-Cosa ci riserverà il futuro? Viene spontaneo chiedersi cosa succederà con il medico di base, la guardia medica, il servizio prelievi, ora che gli ambiti territoriali dei due Comuni coincidono: verranno di fatto ridotti di numero? E le farmacie? Anche queste seguono un ambito territoriale: dovremo, forse, in futuro fare chilometri per un’aspirina?”.

Paola Viero

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