“Mai, in nessun caso, il computer potrà sostituire il cervello umano”. E se lo dice Federico Faggin, c’è da crederci.

Perchè lui è lo scienziato italiano, che dopo la laurea in fisica si è trasferito in California, patria di hardware e software, e che ieri è stato premiato con il maggior riconoscimento che la Regione possa dare: il Leone del Veneto. L’inventore del microprocessore e del touchpad, ieri pomeriggio a Vicenza, nella suggestiva cornice del Teatro Olimpico, ha ritirato il riconoscimento di fronte ad autorità e istituzioni. Non è il primo premio per lo scienziato di Isola Vicentina, che nel 2010 aveva ricevuto la ‘Medaglia nazionale per la tecnologia e l’innovazione’ dal presidente degli Stati Uniti, Barak Obama, nel 1988 il Premio Marconi e nel 1994 il premio W. Wallace Mc Dowell Award. 

Dopo la laurea in fisica all’università di padova, Faggin si era infatti trasferito nella silicon valley, cuore del computer. Lì, ha realizzato il primo microprocessore e da quel momento in poi, la sua carriera di uomo di scienza ha inanellato un successo dietro l’altro, regalando con la sua professionalità e il suo cuore italiani, importanti trionfi a stelle e strisce.

Nato a Vicenza, ma originario di Isola Vicentina, Faggin torna ‘a casa’ lunedì 12 settembre. Lo faggin1scienziato vicentino che ha rivoluzionato il mondo della tecnologia torna nel suo paese natio proprio a parlare della differenza tra il cervello umano e la tecnologia. ‘Robot più intelligenti dell’uomo? Verità o fantascienza?’, è il tema dell’incontro, che si preannuncia già un successo. Un successo anche perchè il soggetto, pur essendo probabilmente il ‘più grande veneto vivente’, è di un’umiltà disarmante e liquida i suoi stratosferici successi con un semplicissimo “Non esisterà mai un computer consapevole, l’uomo non è una macchina”.

Sarà quindi un evento più unico che raro quello che si terrà alle 18,30 nel Salone Nobile di Villa Cerchiari a Isola Vicentina, se si pensa che Faggin può essere considerato un cervello in fuga di prima generazione: nato a Vicenza nel 1941 a 27 anni si trasferì in California con in mano un contratto di ricercatore e divenendo l’uomo di spicco della Intel, inventando il microchip Intel 4004 e la sua evoluzione a 8 bit l’Intel 8008 progenitore di tutta la famiglia degli x86.

Quarantanni fa il vicentino Faggin con le sue intuizioni diede il via alla rivoluzione tecnologica, aprendo la strada all’informatica conosciuta e utilizzata oggi. Una carriera spesso in lotta per il riconoscimento delle proprie creazioni, una volta abbandonata l’Intel fondò una sua società, la Zilog, divenuta tra le più famose al mondo nella produzione di CPU (microprocessorei). Tanti gli attestati a lui consegnati, su tutti nel 2010 la medaglia nazionale per la tecnologia e l’innovazione del microprocessore ricevuta dalle mani di Barack Obama presidente degli Stati Uniti d’America.
Un tema della serata che metterà a confronto le due intelligenze: quella dell’uomo e quella della macchina. Di quel pc che Faggin ha dotato di cuore ma che, paradossalmente, non lo ritiene in grado di provare sensazioni essendo privo di fagginconsapevolezza, sensazioni che per il vicentino Faggin non sono sintetizzabili nel silicio e in righe di codice.

“Da concittadino sono davvero emozionato di poterlo conoscere per la prima volta – commenta Francesco Enrico Gonzo sindaco di Isola V.na – Ma soprattutto come sindaco del comune che gli ha dato le origini e che lo ha onorato nel 2002 con il Premio Communitas Insularum”. Una grande opportunità di poter incontrare Faggin non solo per la cittadinanza di Isola V.na ma per tutti. “Un’occasione per giovani studenti, laureati e imprenditori di conoscere da vicino l’inventore del microprocessore – conclude Gonzo”.

Paola Viero

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