Nasce proprio l’8 marzo nell’edificio della Medicina di Gruppo Integrata a Malo il nuovo servizio di Assistenza alla maternità, che si pone come obiettivo primario quello di seguire in modo completo le gestanti prima, durante e dopo il parto. Ricollocando questo felice evento all’interno dell’assistenza primaria, si ottiene il risultato voluto di demedicalizzare il più possibile i percorsi di assistenza alle gravidanze che non presentano complicazioni, allontanando quindi le madri dai centri ospedalieri, destinati alle patologie più gravi.

Come ha sottolineato  anche nel discorso di apertura del Sindaco di Malo Antoniazzi, risulta subito evidente la novità del servizio, che  permette con il suo integrarsi nel territorio di rispondere più puntualmente alle esigenze della popolazione.

Figura fondamentale in questo nuovo modo di gestire la maternità, oltre ai medici specializzati e alle infermiere, è la figura dell’ostetrica, che viene in un certo senso riscoperta a un livello più decentrato nel territorio e alla quale viene data la responsabilità di seguire le future madri in tutti i bisogni pre partum e anche nelle fasi successive la nascita del bambino, dando una continuità assistenziale che è forse una delle innovazioni più profonde. “Restituiamo – ha affermato Graziano Cosaro, il referente della Direzione Professioni sanitarie – a questa figura la sua centralità come nel passato”. Anche Luca Coletto, Assessore alla sanità della Regione Veneto, ha messo  in luce nel suo discorso come non bisogna assolutamente percepire la struttura come un semplice ritorno al passato, ma un rinnovo della diffusione capillare dei servizi sanitari, “ricollocati nella giusta misura e nel territorio”.

“I bisogni della gente si stanno modificando –  ha aggiunto nel suo intervento Mauro Ciccarese, Direttore dell’Unità Bambino Famiglia dell”ULSS 4 –  e questi devono seguire le strutture. Promuovere le professionalità e informatizzare le informazioni con lo scopo di unificarle sono punti cardine su cui si baserà la nuova struttura”. In particolare sarà fondamentale per snellire l’iter delle pratiche la creazione di un’unica cartella clinica per le degenti, la quale riassumerà le informazioni tra il medico di base, il Centro di Assistenza alla maternità, il consultorio e l’ospedale. “Se la gravidanza non è a rischio – ha continuato Ciccarese – il medico di base inviterà la futura mamma a rivolgersi direttamente all’ostetrica, la quale sintetizzerà la storia clinica al medico specializzato, con cui si confronterà continuamente”.

A Malo, dove si gestiscono in media 200 parti all’anno, figura cardine è l’ostetrica Paola Carretta che mette a disposizione delle donne una professionalità basata su ben 25 anni di esperienza, e ha tenuto a sottolineare come la sua funzione nella struttura “garantirà efficienza e un buon servizio, un segno di speranza in questi tempi difficili”.

“Oggi abbiamo piantato un albero nuovo” – è intervenuto Augusto Zen, medico coordinatore della medicina di gruppo di Malo –  e l’albero affonda in un humus che vegeta da anni, basato su entusiasmo e collaborazione. Le scelte le abbiamo fatte insieme. Facciamo gioco di squadra, e siamo felici perché siamo riusciti a realizzare questo importante servizio compatibilmente con i mezzi che avevamo a disposizione”.

Daniela Carraro, Direttore generale dell’ULSS 4, cha chiuso gli interventi non nascondendo alla platea un moto di orgoglio: “Coraggiosamente abbiamo dovuto sgomberare il vecchio per far spazio al nuovo, tenendo quello che serviva ai cittadini e usando bene le risorse, senza sprecare nulla”.

Per contattare la Medicina di Gruppo integrata di Malo e accedere al servizio Assistenza alla Maternità si può contattare il numero 848 800 281 .

Marta Boriero

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