Si celebra questa mattina a Torrebelvicino la prima unione omosessuale tra due donne.

Sono una commessa 40enne del paese ed una commerciante 52enne di Schio a convolare a nozze, ma a differenza dei due uomini scledensi, che avevano dichiarato di unirsi in unione civile per ragioni economiche e di tutela personale, a trionfare questa volta è l’amore.

Non sarà il sindaco Emanuele Boscoscuro a celebrare il rito in comune, visto che come da sua dichiarazione, questo tipo di celebrazioni non rispecchiano il suo credo, ma indosserà la fascia e ‘consacrerà’ i voti il suo vice, Leone Battilotti.

Amore, diritto ad ereditare, tutela legale e dovere di prendersi cura del partner, sono le ragioni che hanno portato le due donne a decidere di sposarsi, con la nuova formula legittimata dalla legge Cirinnà, che permette alle coppie omosessuali di sposarsi, pur imitando il diritto di adozione e consentendo di fatto l’infedeltà coniugale.

Ma se di amore si tratta, non sarà questo il problema tra le due donne, che oggi convolano a nozze in piena volontà, dopo due anni di relazione stabile e una vita vissuta con esperienze di vario tipo, che hanno maturato in loro la consapevolezza di trovare l’una nell’altra il partner ideale con cui trascorrere il resto della vita.

A.B.

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