“Nei casi di inquinamento da smog, è necessario attuare misure concrete e continuative: ad esempio, incentivare l’uso dei mezzi di trasporto alternativi. Ed a questo proposito nel DEFR (documento economia e finanza regionale) ho presentato un emendamento, che è stato approvato, nel quale si chiede che la pubblica amministrazione inizi a dare l’esempio pratico, usando forme di trasporto alternative come il car sharing e approcci al lavoro che riducano il traffico, come il telelavoro”. Lo afferma in una nota, prendendo lo spunto dalla situazione di Treviso, il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Simone Scarabel.

“I dati del Centro Epson Meteo rivelano che Treviso è la città con l’aria più inquinata” osserva l’esponente pentastellato. “Domenica scorsa le concentrazioni hanno superato i 100 microgrammi/metro cubo in Veneto: a Treviso il valore era di 104 microgrammi. È un primato vergognoso e non si dia la colpa al tempo. Ci sono responsabilità politiche molto chiare. La Regione ha dato ai sindaci pieni poteri per far fronte all’emergenza, ma manca la volontà di attuarli. Le targhe alterne servono a poco, come tutte le misure una tantum. Sono una via facile, ma inutile”.
“Oltre a questo emendamento – aggiunge il Consigliere – ne ho presentato un altro al Collegato alla stabilità, che ritengo altrettanto utile nella lotta allo smog. È un emendamento che incentiva l’utilizzo di veicoli elettrici attraverso l’esenzione del bollo auto ‘a vita’, mentre per i veicoli ibridi chiediamo di prolungare l’esenzione portandola dagli attuali tre a cinque anni: mi auguro che la maggioranza lo voglia approvare”.
“Ne beneficerebbe non solo la qualità della vita – conclude Scarabel – ma anche la sua durata. Basti pensare che, dopo picchi di polveri come questi, la mortalità legata a malattie cardiovascolari aumenta per 3-4 giorni e quella per patologie respiratorie per 10 giorni”.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia