E’ stato consegnato e reso operativo sabato in poche ore un intero asilo per i bimbi della zona terremotata del paese marchigiano di Montemonaco, in provincia di Ascoli Piceno, grazie ad una squadra di volontari della protezione civile Leogra-Timonchio di Schio.

 

Stiamo parlando ovviamente di un container, o meglio di un doppio container, ma fornito di bagno e riscaldamento, una manna dal cielo per i bambini del paese che sono stati evacuati dalle loro case semidistrutte, solo pochi mesi fa abitate da circa 650 persone, che oggi vivono in roulotte o altri container ai margini del paese, o lungo la costa.

 

A Montemonaco è operante infatti un campo di assistenza permanente allestito della Regione Veneto, con circa 15 volontari sempre attivi, che si danno il cambio periodicamente, e che assistono ogni giorno gli abitanti.

 

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‘Il container lo abbiamo acquistato nel 2012 grazie ad una raccolta fondi – ha dichiarato il presidente della protezione civile Leogra-Timonchio Augusto Di Benedetto – ed è stato utilizzato prima per il terremoto dell’Emilia e adesso, risistemato, è venuto utile per le Marche. Insieme ad un gruppo di volontari l’ho consegnato personalmente, ed ho potuto controllare la situazione in quelle zone. La gente convive con una paura praticamente quotidiana. Ogni giorno si registrano almeno 4 scosse di terremoto, e per niente leggere, alcune superano anche i 4 punti di magnitudo. E se la paura di restare sotto le macerie è superata, non è superata quella psicologica. Ormai è da agosto che si verificano ogni giorno scosse, la gente è terrorizzata, perché è chiaro che non è ancora finita’.

 

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Per fortuna il campo veneto sembra essere organizzato al meglio. Ogni giorno vengono distribuiti i pasti a tutti gli abitanti, mentre la sera si fermano a dormire circa 60 persone. ‘A Montemonaco – ha raccontato ancora Di Benedetto – sono crollate parecchie case ma non siamo agli stessi livelli di Amatrice, che è stata completamente rasa al suolo dal sisma. Quando siamo entrati là è stato terribile, in 23 anni di servizio nella protezione civile non ho mai visto una simile devastazione, una tale violenza distruttiva. E quello che più di tutto è indescrivibile è il silenzio assoluto che regna in questi paesi, adesso totalmente abbandonati, intervallato solo dalle continue scosse di terremoto. E’ una sensazione che non ho mai provato da nessun altra parte.’

 

 

Sempre pronta alla chiamata 24 ore al giorno, l’associazione segue comunque le direttive della regione, che deve organizzare coerentemente il flusso degli aiuti. Insieme con i comuni dell’Unione montana Pasubio Altovicentino la protezione civile Leogra-Timonchio sta adesso raccogliendo altri fondi per poter acquistare nuovi container. ‘Le donazioni – ha precisato il presidente – vanno tutte direttamente nel conto corrente dell’associazione (conto intestato a ‘Sisma centro Italia 2016’, IBAN IT 07 0 08807 60490 015008053974 BIC CCRTIT2TC11) ed il loro flusso è documentato al centesimo’.

 

 

Marta Boriero

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