Dopo il secco, ancora il secco. Si potrebbe riassumere così l’attuale situazione meteorologica di un inverno avaro di precipitazioni con il nostro territorio che da fine novembre ha potuto beneficiare di soli 2 giorni di pioggia: emblematico a tal fine il dato della stazione del Brustolè in comune di Velo D’Astico che ha registrato soli 75 millimetri caduti negli ultimi 70 giorni.

A raccontare un trend che riporta alla mente alcune stagioni invernali a cavallo tra fine anni Ottanta e primi anni Novanta, è Marco Rabito Presidente di Meteo in Veneto: “Effettivamente il nostro territorio si trova compreso tra una nuova espansione di un promontorio subtropicale con massimi sulla penisola iberica e una discesa di aria artica destinata ancora una volta ai Balcani ed in parte anche a Grecia e Sud Italia. La nostra posizione intermedia farà sì che si instaurino correnti molto intense di provenienza settentrionale: questo provocherà una notevole intensificazione dei venti soprattutto in quota e nei crinali: il vento ci ha accompagnato nella nottata appena trascorsa ma durerà almeno fino a giovedì pur con un’intensità non sempre costante.

La dinamica del Foehn

Il vento, che batterà anche su tutta la fascia pedemontana, assumerà quindi caratteristiche di Foehn portando ad un sensibile aumento delle temperature specie in montagna: non sarà improbabile toccare e in qualche caso superare i 15° o anche 16°”.

Qualcosa di positivo però il vento lo porterà: dopo la rilevazione a cura di Arpav di PM10 oltre la soglia di attenzione con allerta rossa anche per gran parte della nostra provincia a causa di limiti superati per oltre 10 giorni consecutivi, assisteremo ad un abbassamento delle polveri benchè temporaneo.

Tabella di rischio propagazione incendi

Ma per un allarme che rientra, un altro invece scatta destando più di qualche legittima preoccupazione: “Purtroppo all’orizzonte non si vedono cambiamenti significativi e non sono previste precipitazioni” – conclude il noto meteorologo AMPRO – “pertanto la fase siccitosa è destinata a reiterarsi almeno fino a tutta la prossima settimana. Questo ci impone anche l’obbligo di una riflessione sull’alto rischio di incendi: doveroso quindi appellarsi, oltre alle autorità preposte che già staranno monitorando, a tutti i cittadini e al loro senso di responsabilità. Con questo secco e l’aggravante del vento di questi giorni, serve grande accortezza per tutte le attività: una sola scintilla può significare il disastro”.

M.Z.

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