‘La mia battaglia è a nome di tutti gli imprenditori, non è una cosa personale’. A parlare è Renato Munaretto, il presidente di Confindustria di Thiene che l’altra mattina si è incatenato al  cancello della sua azienda di Zanè per solidarietà nei confronti dei dipendenti. E non è intenzionato a mollare, anzi.  Dichiara che andrà avanti con tutte le sue forze per far capire al mondo politico che anche il mitico Nord-Est sta crollando e che i rappresentanti politici devono darsi una mossa.

 

‘Non riesco ad accettare l’indifferenza del mondo politico – ha spiegato – non è possibile che chi rappresenta i cittadini, i lavoratori, le imprese e le famiglie se ne stia fermo a guardare l’economia che implode e la gente che non ha più soldi per vivere’.

Renato Munaretto è sul territorio l’emblema dell’imprenditore. Quello che manda avanti la fabbrica con i suoi dipendenti che ora aspettano le mensilità dovute. Il suo gesto ha colpito l’intero Alto Vicentino. Non solo quello. Munaretto da un paio di giorni, ha gli onori della cronaca nazionale perchè è dalle catene con cui si è sigillato i polsi che parte la sommossa del mondo dell’imprenditoria, stanca di subire l’indifferenza di una classe politica che parla, parla, ma non fa fatti. Munaretto ha capito che qualcuno doveva andare avanti ed ha avuto il coraggio di inscenare una protesta eclatante, che ha avuto il consenso di tutte le altre associazioni di categoria. Ma anche di gente comune che ora spera che dalla sua protesta possa nascere la svolta di cui ha bisogno l’economia.

Si sa che i veneti sono gran lavoratori, perché  nel Nord-Est il lavoro è nel dna, impresso da una storia che ha portato  due guerre mondiali e costretto più volte a rimboccarsi le maniche per ricostruire il futuro. Ma la storia sta giocando ora un tiro davvero mancino. Qui gli imprenditori hanno cominciato a togliersi la vita perché non riescono più a vedere speranze e si sentono completamente abbandonati da un mondo politico lontano, arrogante e latitante.

‘E’ ora di darsi da fare per riprendere in mano una situazione devastata – ha detto – la politica deve calarsi nella realtà degli imprenditori, dei lavoratori e delle famiglie. Insieme ce la possiamo fare, ma non c’è più tempo da perdere’.

A.Bia

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