Ridicola, retrograda e addirittura contraria al vero concetto di famiglia.

E’ quel che pensano in sintesi alcuni esponenti politici del Partito democratico e di altre liste civiche di Schio e Cogollo del Cengio sulla contrarietà a celebrare le unioni civili tra coppie gay, previste dalla recente legge Cirinnà, da parte dei sindaci dei due comuni, Valter Orsi e Piergildo Capovilla.

A prendere posizione su questo tema di stringete attualità sono Carlo Cunegato (lista civica Tessiamo Schio), Giovanni Battistella (Gruppo consiliare Pd Schio), e Marco Zorzi (lista civica Viva Cogollo). Perché i tempi sono cambiati, dicono, e pure i sentimenti.

 

‘Apprendiamo dalla stampa – recita in comunicato congiunto dei tre consiglieri comunali – che i nostri sindaci, probabilmente ritenendosi al di sopra della legge che gli stessi devono rappresentare nel territorio, dichiarano la contrarietà alle unioni civili e, nel caso di Cogollo, anche la contrarietà a celebrarle nel proprio Comune. Ora, posto che in questa materia non esiste obiezione di coscienza e che l’opinione personale lascia il tempo che trova, ben comprendiamo la necessità di ricercare un consenso popolare o populista giocando a fare i paladini dei valori della famiglia tradizionale, ma non possiamo soprassedere sul fatto che i nostri primi cittadini in questa come in altre circostanze tengano atteggiamenti non conformi al ruolo loro assunto in barba alla legge che poi, volenti o nolenti, debbono comunque applicare. Rimane infine da chiedersi se per rifiutare le coppie dello stesso sesso, intenderanno ledere i diritti di quelle eterosessuali: ci piacerebbe davvero sapere se le maggioranze che appoggiano queste menti illuminate, la pensano allo stesso modo. Abbiamo bisogno di una società che matura e che cresce intorno a principi di tolleranza, uguaglianza e solidarietà in linea con esigenze e sentimenti che sono cambiati e che debbono trovare uno spazio e una legittimità giuridica. E proprio per questo siamo certamente più a favore noi della famiglia e dei cittadini di quanto dimostrino di esserlo Orsi e Capovilla, piegati su concetti miopi, inutilmente conservatori e cinicamente populisti ormai superati dai tempi e dalle coscienze’.

M.B.

 

 

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