“Con il varo dei nuovi Cda e del nuovo regolamento, la riforma dell’edilizia pubblica residenziale in Veneto è ormai operativa: convocherò a breve i nuovi presidenti delle sette Ater del Veneto per coordinare al meglio l’applicazione delle novità nella gestione degli alloggi pubblici”.  Così l’assessore regionale al sociale e all’edilizia residenziale pubblica, Manuela Lanzarin, saluta il via libera dato dalla commissione Urbanistica del Consiglio veneto al nuovo regolamento per l’edilizia residenziale pubblica, terzo atto nel percorso di attuazione della legge 39 dello scorso novembre che ha modificato le regole di assegnazione e gestione degli oltre 40 mila alloggi pubblici presenti in Veneto.

 

“Si tratta di una riforma importante – sottolinea l’assessore – che coinvolge decine di migliaia di famiglie e centinaia di comuni cambiando le regole di gestione di un patrimonio pubblico che conta 42 mila alloggi. La sua applicazione dovrà essere accompagnata e attentamente monitorata: non  a caso abbiamo voluto introdurre una clausola valutativa, per fare il ‘tagliando’ alla legge tra due anni. E al tavolo di monitoraggio, che dovrà verificare efficacia ed eventuali correttivi, parteciperanno anche le parti sindacali e i rappresentanti degli enti locali”.

 

Il nuovo regolamento, che dettaglia regole e punteggi di assegnazione, valori e durata dei canoni di locazione, procedure di alienazione degli alloggi, fa seguito al rinnovo dei Consigli di amministrazione e al superamento della fase commissariale avvenuta con la nomina dei presidenti delle sette Ater venete.

 

“Il regolamento dettaglia le novità della legge – spiega l’assessore – rendendo operativi i nuovi criteri che favoriscono più equità nell’assegnazione degli alloggi, canoni più adeguati ai redditi veri dei locatari, una adeguata rotazione e la riassegnazione ai soggetti più bisognosi. Non è vero che i criteri di assegnazione dei punteggi privilegiano la residenza (7 punti) sulla disabilità (5 punti): i punti attribuiti per la condizione di disabilità sono aggiuntivi a quelli relativi a reddito e residenza, per cui le persone più fragili saranno ai primi posti nelle graduatorie”.

 

“Inoltre il regolamento prevede anche opportune garanzie per i soggetti e i nuclei più deboli – aggiunge l’assessore – ci saranno procedure graduali per accompagnare gli inquilini che non hanno più diritto all’alloggio pubblico a trovare una nuova sistemazione e, nei casi di particolare rilievo sociale, interverrà  l’arbitrato ‘etico’ dell’apposita commissione prevista”.

 

Il nuovo regolamento avrà una ricaduta importante sulla ‘governance’ delle aziende, perché favorisce la possibilità di accordi e convenzioni tra aziende per la gestione associata di funzioni, gare di appalto o contenziosi, con effetti diretti di contenimento della spesa e di recupero di efficienza.  “Ora inizia una nuova stagione anche per le sette Aziende territoriali – conclude l’assessore –  chiamate a gestire la sfida del cambiamento e a dare prova di organizzazione e di capacità di gestire la fase delicata del passaggio dal vecchio al nuovo regime”.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia