La Giunta di Zaia approva il provvedimento che regola la cementificazione nel territorio veneto. “Un documento di grande rilevanza, dando  attuazione a una norma che definisce un nuovo approccio culturale in materia di pianificazione territoriale e urbanistica nel Veneto”, così commenta soddisfatto Cristiano Corazzari assessore regionale al territorio.

Il provvedimento di Giunta, relativo all’individuazione della quantità massima di consumo di suolo ammesso nel territorio veneto e la sua ripartizione per ambiti sovracomunali omogenei, è relativo  alla legge regionale 14/2017.

La legge, entrata in vigore il 24 giugno 2017, promuove un processo di revisione sostanziale della disciplina urbanistica, ispirata a una nuova coscienza delle risorse territoriali e ambientali e mira in particolare a ridurre progressivamente il consumo di suolo non ancora urbanizzato, in coerenza con l’obiettivo comunitario europeo di azzerarlo entro il 2050.

Entro i 180 giorni previsti dall’articolo 4 della legge, la Giunta regionale ha così approvato il provvedimento che ora passerà all’esame della competente commissione consiliare e del Consiglio delle Autonomie locali.

“Per svolgere tale fondamentale compito – spiega Corazzari – abbiamo valutato aspetti importanti tra i quali le specificità dei territori, le caratteristiche qualitative, idrauliche e geologiche dei suoli, la vocazione agricola e di produzione agroalimentare dei suoli, lo stato della pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistica, le varianti verdi”.

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La prima analisi si è basata, quindi, sugli strumenti di programmazione socio-economica, di pianificazione territoriale e urbanistica e sui dati “restituiti” dai Comuni nella “Scheda informativa” inviata dalla Regione lo scorso giugno, al fine di acquisire le informazioni utili per emanare il provvedimento attuativo in questione.

“La risposta è stata corale – sottolinea l’assessore – e dimostra il senso di responsabilità delle amministrazioni locali venete: abbiamo ricevuto, infatti, ben 541 schede, pari al 94% dei Comuni”.

L’analisi di queste ultime ha portato alla redazione di una “Relazione di sintesi all’indagine conoscitiva”, che contempla anche dati forniti da numerosi Istituti e Agenzie regionali e nazionali, consentendo di valutare le dinamiche della “velocità del consumo di suolo” (ettari/anno), di analizzare il trend delle trasformazioni del territorio, di esaminare i diversi usi di suolo, le tendenze e le dinamiche in atto: andamento demografico, tensione abitativa, espansione delle città, sistema infrastrutturale, sistema produttivo ed economico e altri fenomeni che generano pressione sul suolo.

La Giunta ha individuato 31 Ambiti Sovracomunali Omogenei (ASO), ai quali è stata distribuita la quantità massima di consumo di suolo, successivamente assegnata ai singoli Comuni.

“Questa quantità massima di consumo di suolo – ha concluso Corazzari – è stata stimata sulla base dell’analisi degli obiettivi e dei dati territoriali trasmessi dai Comuni, avendo cura di favorire e promuovere processi di riqualificazione urbana, riqualificazione edilizia e ambientale e rigenerazione urbana sostenibile”.

di Redazione AltovicentinOnline

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