“Un’occasione persa, ma non lasciamoci scoraggiare e lo dico soprattutto ai giovani di Chiuppano”.  Così il sindaco Giuseppe Panozzo commenta l’esito del referendum sulla fusione con Carrè, pur attendendo la decisione finale da Venezia.

Un cartellino giallo a Colbregonza, con la maggioranza dei suoi concittadini che la vorrebbero espulsa definitivamente dai giochi. Con 700 voti (57,66%) il ‘no’ ha vinto su quella fetta di chiuppanesi ( 514 voti per il sì, 42,34%) che volevano le nozze con Carrè.

L’aria del cambiamento non  tira per le vie di  Chiuppano. “E’ prevalsa la paura?” domanda lo stesso Panozzo “Come amministrazione comunale abbiamo perso una scommessa, ma sicuramente va rispettato il verdetto popolare”. A capo di una comunità di poco più di 2500 anime, spaccata in due sul tema fusione e con uno zoccolo del ‘no’ deciso ad ostacolare la corsa a ‘Colbregonza’, Panozzo aveva scelto di evitare un confronto, o dibattito, pre voto “per non rovinare una serenità in paese, ma anche perché nell’ultimo periodi gli umori percepiti tra i concittadini facevano presupporre che dal confronto si sarebbe arrivato allo scontro”.  Ma sarebbero mancati i presupposti “reali e concreti, per impiantare un confronto serio: le motivazioni valide per non unire i due paesi”.

Che fosse per il sì o per no, chi aveva chiaro in testa come votare non avrebbe cambiato idea ma, magari, uno scambio di vedute, e da ambo le parti, avrebbe potuto  fare germogliare qualcosa di nuovo e proficuo, sempre per il bene del paese, che vanta una storia antica alle spalle. “Il nuovo contesto amministrativo che avrebbe potuto sorgere con ‘Colbregonza, non è stato recepito”, continua il primo cittadino di Chiuppano “Unificare i due Comuni, sia dal punto di vista burocratico che economico, avrebbe portato vantaggi al territorio, ma la maggioranza in paese  ha ritenuto che tutto questo non ne valesse la pena”.

Rischia di frammentarsi, quindi, quella sorta di ‘collaborazione’ messa in piedi negli anni tra i Carrè e Chiuppano? La messa a rischio di quanto già costruito, come la condivisione degli uffici comunali, ventilata a caldo da Davide Mattei, primo cittadino di Carrè, non abbatte Giuseppe Panozzo: “fermo restando gli obblighi presi, e quanto stabilito per legge, con Mattei corre una stima reciproca –  continua – Abbiamo lavorato molto assieme per costruire e credo che continueremo a farlo. Mi auguro fortemente che, dopo l’esito del referendum, a Carrè non nutrano un risentimento nei confronti della comunità di Chiuppano, viceversa auspico che l’orgoglio dei chiuppanesi non sia troppo nei confronti dei ‘vicini di casa’.  Ora bisogna pensare al futuro, quello che sarà fatto dai nostri giovani: ragazzi che non devono lasciarsi demoralizzare dal risultato del referendum, che hanno tutti i requisiti per cercare di seminare del bene per tutti”.

Paola Viero

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