Pronti, partenza, via. Fara e tutto l’Alto Vicentino sono pronti a fare il tifo per Michael Carollo, che lunedì partirà per l’Austria per partecipare alle Olimpiadi di sci.
Alla vigilia dei 23 anni Michael Carollo ha già vinto un titolo italiano di tennis e parecchie gare nazionali di sci. Ma questa volta è diverso, questa volta in ballo ci sono i giochi Mondiali Special Olympics e Michael è intenzionato a mettercela tutta per battere il suo primato personale.
Tutto normale per uno sportivo che da 13 anni gareggia in agonistica. Un po’ meno nella norma per Michael, affetto da sindrome di down.
“Quando Michael è nato, i medici ci hanno fatto la lista di tutte le cose che non avrebbe potuto fare – ha spiegato papà Emilio Carollo commosso per l’orgoglio – Non sapevamo che cosa aspettarci, ma di sicuro non ci saremmo aspettati di avere un campione di tennis e sci!”
Che Michael sia sempre stato fonte di splendide sorprese, lo testimonia anche Maria Teresa Sperotto, sindaco di Fara, che se ne infischia di nascondere le lacrime e quando parla di Michael si lascia andare a lodi trionfanti. “E’ un ragazzo che merita tutto il nostro orgoglio – ha spiegato il primo cittadino – Oltre ad eccellere in svariati sport, è volontario della Protezione Civile da quando aveva 18 anni e, oltre a frequentare il progetto Abilmente al Cfp San Gaetano di Thiene, ha una passione sfrenata per il lavoro nella stalla di un’amica di famiglia”.
Un successo dietro l’altro per questo ragazzo, per nulla timido e giustamente orgoglioso dei suoi successi.
“A casa nostra siamo tutti appassionati di sci – ha raccontato papà Emilio – Un giorno io e mia moglie stavamo uscendo da un rifugio sulle piste e ci stavamo chiedendo se Michael avrebbe mai potuto sciare. Pensavamo di no, quando all’improvviso abbiamo visto un ragazzino con la sindrome di down che veniva verso il rifugio con gli scarponi ai piedi. La carriera di Michael è iniziata lì”. A sottolineare la capacità della famiglia Carollo di dare stimoli al loro ragazzo, ci pensa Maria Teresa Sperotto, che non risparmia lodi nemmeno ai genitori di Michael. “E’ cresciuto in mezzo a gente che gli vuole davvero bene – ha sottolineato il sindaco – Ha una famiglia meravigliosa che gli aperto tutte le possibilità. E lui, è stato bravissimo ad approfittarne per coglierle tutte e alla fine ha scelto le sue preferite”.
L’emozione di papà Emilio è tangibile. Non solo per il sussulto nella voce quando parla pieno di orgoglio di suo figlio, ma per come racconta, i successi di quel bambino che secondo i medici non avrebbe potuto fare quasi nulla. “40 anni fa, una persona down non faceva attività fisica – ha spiegato Emilio Carollo – Le Olimpiadi speciali sono nate negli Stati Uniti d’America grazie ai Kennedy, che hanno considerato lo sport un metodo di inclusione sociale. E in effetti lo è, come è anche un modo per rendere più autonome persone affette da disabilità”.
Michael infatti partirà con la squadra lunedì e tornerà sabato. Alla famiglia e agli amici sarà concesso solo di fare il tifo, ma gli atleti passeranno la settimana tra di loro e con la società, in pieno ‘ritiro’ agonistico.
“Il problema di molti disabili è che rimangono chiusi in casa perché le famiglie non sono neanche a conoscenza di quello che possono far loro fare – ha detto Emilio Carollo – Quello di Michael oggi è il coronamento di un percorso personale, che coinvolge lui e tutta la famiglia. Perché noi sappiamo tutto quello che è successo da quando è nato e gli sforzi che lui ha fatto per vincere le sue medaglie, non solo nello sport, ma nella vita in generale. Noi genitori abbiamo passato la vita a cercare ispirazioni e motivazioni da trasmettergli e lui le ha colte tutte”.
“Siamo orgogliosi di avere un cittadino come Michael – ha commentato Maria Teresa Sperotto – Il mondo della disabilità a Fara Vicentino è molto importante. Abbiamo Casa Enrico, un centro Ceod, che funziona meravigliosamente. Michael oggi ha emozionato tutti noi, con la sua grinta e la sua sicurezza. Luca Zaia (governatore del Veneto) ha dato al consigliere regionale Marino Finozzi una targa per il nostro atleta e gli ha mandato a dire che tutto il Veneto farà il tifo per lui. Michael non si è lasciato intimidire – ha concluso – e ha ribattuto dicendo che lui gareggerà per tutti noi”.
Anna Bianchini