Don Paolo Pizzolotto, 51enne parroco di Fara Vicentino, arrivato da nemmeno quattro anni nella comunità cristiana dell’altovicentino a sostituire don Lucio Fabbian destinato all’Immacolata di Zanè, ha affidato all’ultimo foglietto settimanale distribuito in parrocchia alcune lapidarie righe per condividere con i suoi fedeli la scelta di un periodo sabbatico che sta alimentando un vociferare in paese, misto tra preoccupazioni e gossip.

Il sacerdote originario di Valdobbiadene così si confessa pubblicamente: “Sento la necessità – come ha scritto di suo pugno – di un periodo di stacco dalla presenza pastorale a Fara. Vorrei rassicurarvi che non c’è nulla di grave, solo il bisogno di recuperare energie e tranquillità”.

La scelta è stata concordata con il vescovo di Padova Cipolla che ora tramite il suo vicario foraneo del vicariato di Thiene, don Luigi Codemo, dovrà preoccuparsi del gregge di oltre duemila anime orfane, almeno temporaneamente, del loro pastore.

Questa notizia giunge a pochissimi giorni da un’altra partenza fulminea di un religioso: quella di don Alessandro Spiezia che anche lui, solo dopo quattro anni dall’arrivo nell’unità pastorale di Centrale-Grumolo-Zugliano, ha fatto le valige per tamponare un’altra emergenza pastorale a Vigonza, nel padovano.

In paese a Fara, non si fa che parlare della ‘fuga’ del parroco, per il quale si escludono i motivi di salute. Tra crisi di vocazione e preti che lasciano, ci sarebbe da riflettere molto.

di Redazione AltovicentinOnline

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