Il Veneto arriva a quota 10.009 decessi per Covid. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Marghera. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 29, i nuovi positivi al Covid sono 1.608 su 42.279 tamponi, con un’incidenza al 3,71%. I soggetti attualmente positivi sono 30.210. I ricoverati sono 1.456 di cui 1.296 in area non critica e 160 in terapia intensiva.

Questa mattina, intanto,  in Veneto sono arrivate 50.300 dosi di Pfizer. Zaia, anticipando che nel corso della prossima settimana saranno annunciati accordi per ampliare la possibilita’ di somministrare il vaccino, rassicura : ‘ i vaccini arriveranno. Siamo in dirittura di arrivo con il Johnson & Johnson e poi ci sara’ inevitabilmente lo Sputnik e poi man mano tutti gli altri, penso al Novavax..’ .

La proposta, conclude il presidente tornando su una posizione gia’ espressa in passato, “e’ che si utilizzino i vaccini approvati dalla Fda”, in modo da non perdere tempo.

Pronto l’accordo con i medici generici su base volontaria

L’accordo per la partecipazione dei medici di medicina generale del Veneto alla campagna vaccinale e’ a un passo: questo pomeriggio l’assessore regionale alla Sanita’ del Veneto, Manuela Lanzarin, incontrera’ i loro sindacati per definire l’intesa. Lo anticipa la stessa Lanzarin, spiegando che l’accordo prevedera’ probabilmente che i medici di medicina generale effettuino a domicilio la vaccinazione dei pazienti piu’ fragili e non autosufficienti, e nel loro ambulatorio o tramite dei centri messi a disposizione dai Comuni o altre istituzioni per la normale popolazione che rientra nel loro target. Per quanto riguarda la tariffa, “si parte dai 6,16 euro per vaccinazione previsto dal contratto nazionale, e poi c’e’ una tariffa per l’accesso al domicilio, che oggi contratteremo”, commenta Lanzarin, chiarendo che comunque anche la tariffa per vaccinazione sara’ oggi oggetto di confronto. In dirittura d’arrivo e’ anche l’accordo per il coinvolgimento degli specializzandi. “Ieri ho incontrato i presidi delle Universita’ di Verona e Padova e lavoriamo ad un accordo che discende da quello nazionale, che prevede l’utilizzo di specializzandi per la vaccinazione fin dal primo anno, ma al di fuori del percorso di specializzazione e quindi il sabato e la domenica e la sera”. Ovviamente la partecipazione sara’ su base volontaria, e “Verona ha gia’ fatto una call in passato per progetti che poi non sono partiti ottenendo la disponibilita’ di 340 specializzandi, mentre a Padova non e’ mai stata fatta una call ma si stima che potrebbero essere circa 1.000”, conclude Lanzarin. “La settimana prossima l’accordo passera’ in Osservatorio regionale specializzandi per poi essere attuativo, potranno essere impiegati nei punti vaccinali”

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