Dove sempre più spesso non arriva la sanità pubblica, sopperisce  il volontariato creando opportunità a persone con disagio, dando un sollievo alle loro famiglie, intrecciando il lavoro alla voglia di essere semplicemente considerato ‘come gli altri’, badando poco al  filtro chiamato disabilità.

Mettere piede nella cooperativa sociale San Gaetano di Thiene disarmerebbe anche la persona meno avvezza ai sentimentalismi.
I rumori che provengono dai laboratori, la battuta che ogni tanto scivola senza mai fermare le mani operose, la fronte corrucciata dall’attenzione dedicata al lavoro, conducono il visitatore nella preziosa officina sociale che la comunità di  Thiene può vantare.

Perché in quei banconi dove si assemblano componenti per auto, etichette per abiti, espositori per una nota azienda di serramenti, non si creano solo oggetti. Viene reso un riscatto per le persone con disagio, insegnando a chi è nato sotto la buona stella che queste persone sono necessarie alla comunità, non viceversa.

luigi rigon piero salbego coop san gaetano thiene

La forza di Luigi Rigon
Da 20 anni al timone della cooperativa c’è Luigi Rigon, 81 anni.  Sunto di tenacia, dinamismo e gentilezza che lo hanno reso capace di  attorniarsi di soci lavoratori, come recita lo statuto, ma che in parole spicce sono la sua forza: come la vicepresidente Carla Tessaro, 46 anni che, dopo avere sbrigato il lavoro  d’ufficio, non esita a a salire su un muletto e caricare gli scatoli, pronti per la consegna. Un team affiatato ed omogeneo che si avvale della professionalità di Fabio Retis 37 anni, Rosalba Zocche 47 anni, Rita Mereu 39 anni, i 64nni Ferdinando Andrighetto e Piero Salbego, oltre ad altre tre persone ‘speciali’, con disabilità: Erika Moro, Lucia Pesavento e Diego Ferrigno. Ma non si ferma qua l’elenco di soci, tra volontari e fruitori, che gravitano e collaborano alla coop. San Gaetano: “Siamo più di venti – spiega il presidente Rigon – Un gruppo unito, dove ciascuno è indispensabile: è questa la nostra forza”.

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“Il nostro successo è l’opportunità dei ragazzi”
Il compito della squadra di Rigon è come in qualsiasi azienda: anche nella cooperativa San Gaetano, che si pone alle ditte del territorio ‘per lavorazione in conto terzi’, la vita scorre nella programmazione delle commesse da acquisire, tra fatture da emettere, costi da pagare, bilanci che finora hanno sempre reso giustizia al grande operato che si svolge in via Santa Caterina da Siena a Thiene.
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Ma non sarà di certo una cifra a più, o meno, zeri a decretare il successo della cooperativa sociale San Gaetano.
Bensì il ‘tornaconto’ umano e sociale che ne deriva, così forte e grande che qualsiasi cifra incolonnata in un rendiconto economico perderebbe valore: “Con noi i ‘ragazzi’ vengono accolti, capiti e rispettati – spiega col suo immancabile sorriso Luigi, mentre ci fa capire cosa significa l’esperienza in cooperativa per le persone con disagio – Trovano un’opportunità”.

Un’occasione che si veste di sicurezza propria, di autonomia personali. Un percorso di crescita e condivisione sociale, dove le capacità di ciascun ‘ragazzo’, come li chiama con affetto Rigon, seppur il più anziano abbia 70 anni e il più giovane 30, trovano finalmente l’occasione di esprimersi. Un doppio successo se si pensa al sollievo che ne deriva alle famiglie a casa, che possono finalmente respirare aria serena, sapendo i propri cari affaccendati sì, ma in un contesto dove l’inclusione è il pane quotidiano.

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Alla cooperativa sociale San Gaetano di Thiene è attiva anche l’ Officina delle Idee, avviata  in collaborazione con il Comitato di Quartiere dei Cappuccini con la finalità di rendere funzionanti vecchie bici, con vantaggio per l’ambiente e il portafoglio dei cittadini, oggi la ciclofficina accresce la sua offerta con un servizio utile ed importante.

Tra passato e futuro
Con 28 anni di attività la cooperativa San Gaetano ha dato a centinaia di persone con disagio psicofisico uno scopo, mutevole di persona in persona: chi lo vive come occasione per socializzare al di là della cerchia familiare, chi invece appassionato dal lavoro che compie, tanto da brontolare nei giorni festivi quando deve restare a casa.

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Seppure il passato rappresenti le fondamenta della cooperativa, Rigon guarda avanti verso il futuro, conscio che alla fine del 2018 scadrà il contributo annuo di 30 mila euro che l’azienda sanitaria passa per la ventina di ‘ragazzi’ che, altrimenti, sarebbero in carico all’ulss e con costi ben maggiori.
Una nuvola nera che potrebbe abbattersi sulla cooperativa San Gaetano andando a destabilizzarne la sicurezza economica fatta, oltre ai 6 mila euro che il Comune di Thiene destina ogni anno, dalle offerte e dal 5 per mille.

Numeri freddi, necessari e vitali per ogni attività, che non riescono comunque a stemperare il calore umano che si sente all’interno dei laboratori.
Alberto, un ‘ragazzo’ cresciuto all’interno della cooperativa, non perde l’occasione per illuminare la stanza col suo sorriso mentre col pollice fa il gesto di ‘è tutto ok’, è l’emblema della cooperativa sociale San Gaetano.

Paola Viero

 

 

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