‘Temiamo che l’esasperazione possa fare degenerare la situazione’. I loro volti sono stanchi, a tratti rassegnati, ma non mollano. Con dignità, compostezza e con la convinzione di essere dalla parte del ‘bene tradito dal male’ , hanno sfilato intorno alle 11 per il corso di Thiene. Hanno attirato l’attenzione di qualche commerciante ed una decina di passanti, non di più. Poi, si sono piazzati davanti alla ‘storica’ sede della Banca Popolare di Vicenza per manifestare nelle modalità che ormai conosciamo da qualche mese.
Gli azionisti che hanno perso tutto investendo in Bpvi e Veneto Banca non si arrendono e chiedono un segnale di giustizia in una vicenda, che, secondo quanto si è registrato a Thiene stamattina, sembra quasi superata dall’opinione pubblica.
Fa impressione l’età media di chi imbraccia i cartelli contro Gianni Zonin e contro una Stato che non può ignorarli. Una manifestazione autorizzata e pacifica quella di stamattina, in corso Garibaldi, chiuso al transito per qualche ora, da Polizia Locale e Carabinieri, anche loro sulla strada a guardare quelle persone che hanno perso tutto per essersi fidate di chi mai avrebbero sospettato potesse tradirli.
In assenza del sindaco Giovanni Casarotto, il vice primo cittadino Maria Gabriella Strinati ha voluto porgere parole di conforto ai manifestanti, impossibilitata da impegni istituzionali.
‘Non li ho potuti raggiungere per impegni presi nei giorni scorsi – ha detto Strinati – purtroppo, le amministrazioni locali hanno le mani legate, ma non si può non essere accanto a questi padri, queste madri e questi nonni che hanno risparmiato dilaniandosi con sacrifici che le nuove generazioni sconoscono. Il mio abbraccio è per loro con la frustrazione di chi nulla può, ma può essere fiducioso che la giustizia faccia il suo corso, arrivando da un momento all’altro per dare le risposte che tutta questa gente merita. Nel frattempo – conclude Strinati – non bisogna fare colpi di testa, pensando che aver perso il denaro non vuol dire aver perso tutto’.