Ennesimo  raid contro i manifesti di Salvini a Marano Vicentino.  In casa Lega è caccia aperta alle mani che, per la terza volta nel giro di pochi giorni, hanno strappato ed accartocciato la faccia di Salvini gettandola nella spazzatura.

Nemmeno il tempo di dire: “Monteremo la guardia” che, in pieno giorno ed in barba alla telecamera piazzata a pochi metri sulla facciata del municipio,  la bacheca leghista si mostra nuda del proprio spot elettorale.
“Un nostro militante ha scoperto che il manifesto, dopo lo strappo, è stato gettato nel cestino dei rifiuti a fianco della vicina edicola, dove era appena stato sostituito il sacco, riuscendo a fotografare il tutto  -denunciano dalla sezione maranense – E’ già stato avvisato  il comando della Polizia Urbana, che, come gestore dei controlli sulle registrazioni delle telecamere, provvederà al più presto alla visione dei filmati. Mentre una segnalazione via PEC è stata inoltrata al Comune di Marano”.

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Un boicottaggio che s’insapora del gusto della sfida, dopo gli annunci dei leghisti di pigliare il vandalo: “Nella ricorrenza del Giorno della Memoria vedere tanto odio e sfrontatezza, da parte di questi personaggi della politica estremista, ci invita a combattere con tutte le nostre forze contro le loro intimidazioni – concludono –  Ci fa anche riflettere sul livello di pericolosità sociale raggiunto da questi individui. Cosa sono in grado di fare ancora? Fin dove possono arrivare le loro azioni violente?”.

Già appiccicato, nel frattempo e per la quarta volta consecutiva, il manifesto di Salvini.

P.V.

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