Richiesta a gran voce dall’opposizione thienese, la seconda commissione si riunirà il 16 aprile alle 17.30 e sarà pubblica. Tutto verterà sul caso ‘Pfas Thiene’, con le sostanze perfluoalchiliche riscontrate in vari punti del territorio. Dalla discarica Vianelle, a cavallo del confine con Marano, al depuratore di Thiene ed in una roggia che scorre a Villaverla.

Se il Comune di Marano Vicentino si sta attivando, avviando una campagna di monitoraggio per verificare i valori pfas nella falda in zona Vianelle, Villaverla potrebbe cogliere l’occasione per vederci chiaro. Per questo da Thiene è stato esteso l’invito al Consiglio Comunale ad essere presenti. Capire come mai, e perché, nella ‘sua’ roggia a valle del depuratore di Thiene si siano riscontrati valori pfas.  “1400 ng/lt” denunciò Sandini del movimento ‘noPfas’ qualche settimana fa in città, nel corso di una serata volta a fare il punto sull’inquinamento, tra cielo e terra, nell’alto vicentino.

Valori che misero in allerta l’opposizione che siede in consiglio comunale di Thiene. “Vogliamo vedere le carte e dare risposte ai cittadini”. Abramo Tognato, Christian Azzolin, Paola Pasqualotto e Simone Furia, questi i consiglieri di minoranza thienesi, che chiesero la convocazione straordinaria della seconda commissione consiliare. Ottenendola e presentando anche la mozione ‘zeroPfas’, per determinare l’abbattimento delle sostanze inquinanti nelle acque che escono dal depuratore di Thiene.

Martedì 16 aprile, alle 17.30, in sala consiliare si affronterà il tema scottante dei ‘Pfas Thiene’. Ma non sarà solo il consiglio comunale di Thiene a essere presente. In municipio arriverà anche quello di Villaverla, chiamato in causa da quei 1400 ng/lt registrati nelle acque che scorrono nel suo territorio.

Una seduta pubblica affrontando lo sversamento delle sostanze perfluoroalchiliche nelle acque in uscita al depuratore cittadino, oltre a votare la mozione ‘zeroPfas’. L’attenzione si punterà anche sulla Tintess, l’azienda di via dell’Industria ‘protagonista’ dell’odore che rende invivibile chi abita a sud della città. Sul conto dell’azienda verrano verificati i limiti pfas che le sono stati autorizzati nello scarico in fognatura.

Paola Viero

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