‘Serve un direttore generale competente, fermo, deciso e autorevole per rilanciare la sanità dell’Altovicentino, con la prossima nomina del dg il governatore Luca Zaia deve dimostrare di credere nell’Ulss 7 e nel nostro territorio’.

Giacomo Possamai, consigliere regionale del Pd ha intenzione di battersi per il rilancio della sanità, come aveva promesso nella sua campagna elettorale in cui aveva passato al setaccio il territorio palmo a palmo, riscontrando le lamentele di cittadini e sindaci sempre più bisognosi di avere rassicurazioni sui servizi sanitari che già da prima del Covid erano in sofferenza.

Liste d’attesa chilometriche e sempre più utenza che è costretta a ricorrere al privato nonostante paghi le tasse. Servizi di medicina territoriale che con il Covid hanno mostrato tutti i loro problemi, quelli che se risolti prima della pandemia avrebbero evitato l’affollamento dei pronto soccorso, ai quali bisogna ricorrere quando il medico di base non è disponibile. E ancora, pneumologi che secondo le schede ospedaliere vanno a finire nella maggioranza a Bassano del Grappa per poi decidere di fare di Santorso il centro Covid della Provincia di Vicenza. E va bene a farlo nella struttura più moderna e più attrezzata, ma almeno si spostino i medici là dove c’è più emergenza. L’ospedale di Asiago ancora ‘zoppo’ del reparto di maternità, con le puerpere che devono fare nascere i bambini in casa nel 2020.

Per non parlare della Neuropsichiatria infantile di Thiene e Schio, che sembra non esistere più dopo il pensionamento di figure professionali che erano un autentico fiore all’occhiello. Psicologi e neuropsichiatri, che hanno lasciato ‘orfane’ decine e decine di famiglie letteralmente abbandonate con figli gravemente disabili che non sanno più come gestire, che sono stanche, stremate e non vedono un futuro.

Operatori di cooperative senza assicurazione e pagate come lavoratori dei campi di pomodori, che si sono licenziati in 40 dalla Disabilità perchè stufi di dover fare da soli quello che competerebbe a educatori e a psicologi specializzati nel comportamento. Infine, il dramma del Centro di Salute Mentale chiuso da mesi e mesi, con una promessa mai mantenuta di riaprire, lasciando nel dramma quei nuclei familiari che non possono reggere con la presenza di persone  gravi adulte, che non riescono a contenere nei momenti di crisi.

Tutto questo accade nell’Alto Vicentino e solo chi vive certe situazioni può testimoniarlo. A volte, queste famiglie non hanno nemmeno la forza di denunciare perchè prese da una vita da cargiver e rassegnate all’abbandono  .

Non vuole rassegnarsi invece Giacomo Possamai , che in questi giorni è arrivato nell’Alto Vicentino, preoccupato della spaccatura della conferenza dei sindaci sulla quale aveva preferito non intervenire per evitare strumentalizzazioni politiche. ‘Per fortuna, hanno trovato un punto d’incontro – ha detto Possamai – non possiamo permetterci di non essere uniti in questo momento così delicato da cui dipende il futuro di un territorio che, nonostante non abbia la presenza di consiglieri regionali in maggioranza, merita comunque l’attenzione di chi governa. Non si tratta di cittadini di serie B. Abbiamo un ospedale bellissimo, moderno, che potrebbero invidiarci a livello europeo. Abbiamo medici e operatori sanitari bravissimi che non possiamo perdere come è accaduto in questi anni in cui in troppi sono emigrati nel privato, scoraggiati da condizioni di lavoro che costringerebbero chiunque ad andare via. Non deve più accadere e questo sarà possibile solo se daremo loro l’opportunità di lavorare in una struttura, che li renda fieri del loro lavoro. Che non li costringa a turni insostenibili.  Santorso e l’Alto Vicentino hanno il diritto di vedere rilanciata la sanità nella sua essenza, con personale che deve dare forza a quello già presente e con tutto quello che serve per dare dignità al sacrosanto valore della salute dei cittadini. Cittadini che pagano le tasse e che stanno stringendo i denti in questo momento di Covid in cui occorre avere pazienza, ma che presto devono tornare ad essere orgogliosi della loro sanità. Come era un tempo, quando l’Alto Vicentino era veramente eccellente. Si cominci con una nomina di un dg capace – ha concluso Possamai – che Zaia inizi con la scelta di un dirigente forte, competente e con i numeri adatti a rilanciare la Medicina Territoriale, l’ospedale e tutti i servizi del Sociale che sono in sofferenza. Quei servizi, che, se non ripristinati, daranno il colpo di grazia ai fragili della società’.

Natalia Bandiera

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia